Dazi, Costantini a Radio Uno: agire con equilibrio e concretezza

“Questo pomeriggio, il presidente del Consiglio ha riunito a Palazzo Chigi la sua task force per affrontare l’emergenza economica in corso. Presenti al tavolo i ministri Giorgetti, Urso, Lollobrigida e Foti, mentre i due vicepremier hanno partecipato in collegamento. L’obiettivo è stato chiaro: reagire prontamente alla crisi riguardante i dazi, con una strategia concreta e condivisa con il mondo produttivo. Nel corso dell’incontro, la premier Giorgia Meloni ha illustrato le linee guida dell’intervento governativo, sottolineando la necessità di un percorso rapido e collaborativo. Ci è stata chiesta una partecipazione attiva per portare la voce delle imprese direttamente a Palazzo Chigi”. A spiegarlo il nostro presidente nazionale, Dario Costantini, intervenendo ai microfoni della trasmissione “Tra poco in edicola” di Radio Uno Rai.

“Non si tratta solo di contenere gli effetti della crisi, ma anche di cogliere l’occasione per accelerare su alcune riforme strutturali- ha continuato Costantini – il presidente non vuole limitarsi a un intervento tampone sui dazi, ma punta a un’azione più ampia. D’altra parte, le nostre imprese non hanno mai conosciuto una vera tregua dalla crisi del 2008.”

Sul fronte delle risorse rispetto agli altri partner europei, il presidente CNA ha poi sottolineato che l’Italia sembra orientata a una strada diversa da quella intrapresa dalla Spagna. Madrid ha stanziato fondi ingenti direttamente dal proprio bilancio nazionale per sostenere le imprese, mentre il nostro governo starebbe valutando un possibile riutilizzo di risorse non ancora impiegate del Pnrr: “Ci sono progetti molto indietro o non ancora avviati e parte di quelle risorse potrebbero essere destinate agli aiuti. Ma, al momento, siamo ancora nel campo delle ipotesi: tutto dipenderà dall’evoluzione dei dazi e da eventuali conferme nei prossimi giorni. Nei prossimi giorni avrò un colloquio con il mio omologo spagnolo per capire meglio come quei fondi verranno impiegati. Ma mi auguro che l’Italia segua una via diversa: Paesi diversi hanno problemi diversi. In Spagna, per esempio, le piccole imprese pagano l’energia il 60% in meno rispetto alle nostre. Non possiamo pensare di copiare modelli senza tener conto delle differenze strutturali.”

“E in questa direzione – conclude Costantini – vedo positiva la decisione del presidente del Consiglio di non comunicare cifre ufficiali. L’importante è che si agisca con consapevolezza, equilibrio e concretezza”.