“Oggi abbiamo l’immagine, una bella immagine, dell’Italia che potremmo essere. Una boccata d’aria, una ventata di consapevolezza, disponibilità, responsabilità che fa onore alle imprese, alle organizzazioni delle imprese, come la CNA, al Parlamento italiano e soprattutto a voi parlamentari presenti per aver voluto spingere, tutti insieme, in maniera sinergica, questo disegno di legge. Ora mi auguro che si possa andare a chiudere con rapidità questo iter. Penso che ce ne siano tutte le condizioni”. Così Sergio Silvestrini, segretario generale della nostra Confederazione ha chiuso l’incontro di presentazione del disegno di legge sulla valorizzazione e rilancio dell’artigianato artistico-tradizionale.
“Il disegno di legge – ha continuato Silvestrini – coglie alcune criticità e cerca di superarle, ad esempio favorendo i passaggi di impresa. Questo provvedimento è stato possibile grazie all’unità di tutte le forze politiche. È stato una metafora positiva della capacità, intelligenza e senso di responsabilità di un’intera classe dirigente, che si unisce e dà una risposta. Insieme alla collaborazione della nostra confederazione e di tutte le altre associazioni di rappresentanza. È stato il segno che le forze sociali, di fronte a un problema comune, sono state capaci di parlare con una voce sola”.
Nel suo intervento, il segretario generale della CNA ha sottolineato quanto l’artigianato artistico rappresenti al meglio “la sintesi tra intelligenza produttiva e innovazione” e per tale motivo gli artigiani “debbano saper coniugare qualità, bellezza, valore con la capacità di commercializzazione; l’intelligenza e la creatività con la digitalizzazione. Le une o le altre, da sole, non bastano. Perché il Paese possa recuperare le posizioni perse, serve investire sulla variabile ‘piccole imprese’ e sul turismo nelle sue varie forme, come il turismo esperienziale. È questo l’unico modo che abbiamo contro la desertificazione dei sentimenti. Dobbiamo puntare sulle università e sulla scuola. Dobbiamo formare i nostri giovani. Paghiamo ancora l’eredità di un sistema educativo idealista e crociano. Oggi abbiamo bisogno di più cultura, di istituti tecnici specializzati che consentano ai nostri giovani di unire intelligenza teorica e pratica. È l’Italia che ha bisogno di questa sfida. E che può vincerla con determinazione, coraggio, intelligenza. È possibile infatti rivivere il sogno degli anni sessanta. A patto di guardare avanti con occhi da tigre”
Sfida che può essere accolta grazie ad “un accordo forte tra il settore e la politica che, come nel caso di questo ddl, ha colto e condiviso visioni e progetti per il futuro”, ha sottolineato il presidente di CNA Artistico e Tradizionale, Andrea Santolini, rimarcando il compito di supporto che la CNA offre agli artigiani in tutti i campi che esulano dal campo del loro lavoro: marketing, internazionalizzazione, comunicazione, promozione.
Il disegno di legge, il cui primo firmatario è il senatore Stefano Collina, vede una larga convergenza da parte di tutte le forze politiche nella sottoscrizione della proposta. Gabriele Rotini, responsabile CNA Artistico e Tradizionale, ha illustrato tutti gli aspetti che saranno toccati dalla legge: riconoscimento giuridico della bottega storica e artigiana, una cedolare secca sul reddito da locazione di unità immobiliari adibite a laboratori per arti e mestieri; la formazione e l’apprendistato; un marchio di qualità per i prodotti; la regolamentazione dell’hobbismo.
Proprio Collina ha poi osservato che “questo disegno di legge è il punto di partenza di un percorso che apre alle sfide della modernità il settore dell’artigianato. È una legge che tiene conto del momento in cui nasce, dopo anni di leggi statali e regionali, spesso concorrenti tra loro. Ringrazio anche la CNA per aver costruito insieme questo percorso”.
Anche il senatore Luca Briziarelli ha posto l’accento sulle differenze tra esigenze nazionali e particolarità regionali, evidenziando che tale legge vuole sottolineare le peculiarità del settore e del territorio, ma vuole anche dare al sistema tutte le risposte. “Auspico – ha continuato Briziarelli – che il confronto nato con questo disegno di legge, possa proseguire anche dopo l’approvazione con l’apertura di un dialogo con le regioni e i territori.”
“La sinergia avvenuta tra le varie forze politiche e la grande adesione all’intergruppo parlamentare sono gli aspetti importanti da considerare, più del finanziamento di quattro milioni di euro destinati al settore della ceramica. Perché la sinergia ha creato la sensibilità di supporto al settore, permettendo di intervenire sui nodi strategici e problematici che erano rimasti irrisolti”, ha chiosato l’onorevole Gianpaolo Cassese.
La senatrice Maria Virginia Tiraboschi ha invece insistito sulla necessità che tale legge possa abbracciare una più ampia platea di micro, piccole e medie imprese, intercettando le agevolazioni adatte che permettano la loro sostenibilità economica per inserire l’artigianato in un sistema di promozione e valorizzazione sui mercati esteri.