Decreto Sblocca-cantieri, Decreto Crescita e Legge fallimentare sono stati al centro di un incontro tra la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini, accompagnata da un gruppo di senatori, e una delegazione CNA, guidata dal Segretario Generale, Sergio Silvestrini.

Silvestrini ha spiegato che il Decreto Sblocca-cantieri va modificato: le piccole imprese devono avere la possibilità di accedere al mercato degli appalti pubblici, oggi nei fatti precluso, con la suddivisione dei maxi-lotti e la valorizzazione delle imprese del territorio.

La CNA ha rilevato poi che il Decreto Crescita prevede due interventi peggiorativi per le piccole imprese sul fronte del credito: l’innalzamento a cinque milioni dell’importo di affidamento diretto del Fondo di garanzia (aprendolo di fatto a soggetti strutturati, in grado di reperire finanziamenti in autonomia) e l’abolizione del potere regionale di sostenere la filiera di garanzie.

Anche per quanto riguarda le costruzioni e le installazioni di impianti, il Decreto Crescita penalizza le piccole imprese. L’introduzione dello sconto fiscale in fattura, per il beneficiario delle detrazioni in materia di riqualificazione energetica o adeguamenti anti-sismici, allontana dal mercato le piccole imprese, che non dispongono delle risorse economiche né della capienza fiscale necessarie a sostenere le richieste dei clienti.

L’estensione dell’obbligo di adozione del sindaco o del revisore da parte delle piccole imprese e delle cooperative prevista dalla Legge Fallimentare – ha sottolineato Silvestrini – contiene due implicazioni negative. Prima di tutto, introduce l’ennesimo, costoso, adempimento per società piccole che in genere non hanno soci di minoranza da tutelare e basano la propria attività sulla fiducia: con i dipendenti, con i clienti, con tutti gli stakeholder.

Rispetto ai vari punti sollevati nell’incontro, la CNA ha riscontrato larghe convergenze e l’impegno di Forza Italia a sostenerli nelle sedi istituzionali.