“I Fondi interprofessionali per la formazione continua negli oltre quindici anni di vita hanno avuto un ruolo molto importante e ancor di più potranno averlo in futuro, per evitare impatti negativi sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale. Eppure, hanno subito provvedimenti che rischiano di comprometterne non solo lo sviluppo ma perfino l’esistenza”. Così Stefano Di Niola, responsabile dipartimento Relazioni sindacali CNA e presidente di Fondartigianato, a margine dell’audizione di fronte alla commissione Lavoro del Senato, che si è tenuta oggi.
“In particolare – ha aggiunto – stanno creando problemi il taglio dei contributi, ridotti allo 0,24 per cento della retribuzione imponibile previdenziale dall’originario 0,3 per cento, e la mobilità tra Fondi. Questo strumento conduce a meccanismi concorrenziali inappropriati e genera, in taluni casi, un antagonismo sleale. Pur mantenendo volontaria l’adesione ai Fondi, quindi, proponiamo di collegare l’adesione delle singole imprese ai Fondi – ha concluso Di Niola – sulla base dei contratti collettivi di lavoro applicati”.