CNA Torino in partnership con Amazon, Google, SeatPG e Registro.it, presso Toolbox, ha organizzato stamattina l’evento territoriale “Digitaly – Nuovi Strumenti per Crescere”. Digitaly è un progetto realizzato da CNA che mira a contribuire al processo di digitalizzazione delle imprese italiane attraverso una diffusa e innovativa azione di contaminazione su tutto il territorio nazionale.
L’appuntamento di Torino, organizzato da CNA Giovani Imprenditori e moderato dal Presidente provinciale Marco Vicentini, si è aperto con i saluti del Presidente di CNA Torino, Nicola Scarlatelli: “I digitali pensano che solo col digitale si vada avanti, gli artigiani del fare pensano solo al loro lavoro: questo progetto può essere l’inizio della consapevolezza che senza l’incontro tra questi due mondi non c’è futuro. Il messaggio che voglio lanciare a entrambi è quindi questo: non diciamo non serve, non parliamo da tecnici, pensiamo a ciò che siamo e a ciò che potremmo essere. Cerchiamo di vedere le tessere del puzzle del futuro”.
Ma il digitale non è domani, è già oggi e le imprese sono già indietro. “Abbiamo scelto questo progetto – ha spiegato Stefania Milo, Presidente nazionale CNA Giovani Imprenditori – per aiutare le imprese ad innovare e crescere. La digitalizzazione è un investimento: è importante capirne l’importanza per non rimandarlo e investire il giusto e bene. Abbiamo quindi scelto partner affidabili per tutto il percorso: dalla registrazione di un dominio, al posizionamento del proprio sito sui motori di ricerca, all’ecommerce e alla vendita online. Lo scopo è sensibilizzare le imprese, formarle e trasformarle per giungere all’approdo al digitale”.
Gli interventi dei relatori hanno quindi fornito alcuni dati e suggerimenti alle Pmi. Google ha spiegato che la rete ha la duplice funzione di aiutare ad organizzare meglio la propria impresa e ad accedere al mercato nazionale e internazionale. Innanzitutto è necessario registrare marchio e dominio. A giugno 2015 erano 293.8 milioni i nomi dominio registrati a livello mondiale di cui più del 50% country code: la Germania con 15.9 milioni è al primo posto della classifica mondiale per domini registrati, seguita daa Cina con 12 milioni e Inghilterra (10.3 milioni). L’Italia con 2.8 milioni è all’undicesimo posto (dati di registro.it). Amazon ha poi individuato i cinque punti essenziali per fare ecommerce: a) foto e descrizioni di qualità; b) un sito aziendale dove pubblicare l’offerta; c) clienti interessati; d) servizio di spedizione; e) assistenza post vendita al cliente.
SeatPG ha spiegato infine come le tecnologie digitali abbiano cambiato il processo di acquisto introducendo lo “zero moment of truth”: ossia il momento prima dell’acquisto in cui si cercano i commenti e ci si informa sulla reputazione del prodotto o servizio. Nel 61% dei casi il potenziale cliente fa questa ricerca e nel 71% dei casi la fa utilizzando uno smartphone: è quindi fondamentale che il sito Internet aziendale sia “responsive” cioè fruibile visivamente da Pc, tablet, smart Tv o smartphone. Ultima nota sui social network: oltre il 50% del traffico di un sito proviene ormai dai social network.
Enzo Gioberto, Presidente della CNA teritoriale di Susa ha quindi portato l’esempio di Laboratorio Valsusa, il portale ideato da CNA e dedicato alle imprese della Valle: “un progetto di marketing territoriale che ha scelto l’approccio della community e ha puntato molto sui social network e sui video aziendali”. Sono quindi interventuti: Luca Carbonelli, consulente in digital marketing “Il valore del buon marketing digitale per una Pmi”; Dario Paschetta, avvocato dello Studio Frignani Virano e associati “Innovazione nel diritto: regole per l’impresa e commercio 2.0”; Giuseppe Izzinosa, consulente aziendale “La Privacy online”. Hanno chiuso la giornata i business match tra aziende tradizionali e aziende digitali, per avviare un percorso di crescita comune, un possibile scambio di competenze e reali opportunità commerciali.