Stabilire un rapporto sistemico con le Istituzioni, fare networking per progetti comuni e scambi di esperienze, diventare presidio informativo e di assistenza per imprese e maestranze, puntare sulla formazione di addetti e operatori. CNA Cinema e Audiovisivodiventa ufficialmente operativa in Emilia-Romagna, dopo essersi costituita la scorsa primavera a Bologna, sulla scia del ramo nazionale di settore. Un programma fitto di impegni per il 2019, ma con obiettivi da raggiungere un passo per volta, per dare concretezza a idee e punti programmatici.
Al progetto guarda favorevolmente Emilia-Romagna Film Commission, che ribadisce l’importanza di un confronto con soggetti associati, che vada oltre le relazioni con le singole imprese cinematografiche, e assicurando, nell’ottica di una assistenza e supporto ai differenti momenti produttivi, la piena disponibilità a costruire progetti e occasioni di lavoro e confronto per far crescere il settore cinema in Emilia-Romagna, come confermato dal responsabile Fabio Abagnato.
In Emilia-Romagna ci sono oltre 600 imprese di settore, di cui 150 già socie di CNA; la maggior parte sono individuali o con meno di dieci dipendenti. Tra queste si contano anche quelle formate da maestranze e artigiani, indispensabili alle produzioni e che, con questo gruppo, potranno aprirsi a nuove possibilità. Questa tendenza è stata di fatto confermata lo scorso giugno anche dal rapporto ERVET Economia arancione, che ha tracciato l’identikit della Cultura e della sua filiera sul nostro territorio.
A CNA Cinema e Audiovisivo guarda con grande attenzione anche l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, promotore della Legge Cinema dell’Emilia-Romagna – un percorso condiviso con gli operatori e con gli assessorati alla Formazione, Turismo e Attività produttive – che ha rivoluzionato letteralmente il settore, e che sta vivendo con grande fermento la sua seconda triennalità. “Credo nel percorso partecipativo. Credo nella fatica della democrazia – ha detto Mezzetti – Nel 2015, uno dei primi provvedimenti della Giunta fu la sottoscrizione del Patto per il lavoro, in cui un capitolo individua come fondamentale l’industria creativa. Prima della Legge 20 ci riunimmo con tutte le associazioni di categoria per valutare la possibilità di un Fondo per l’Audiovisivo territoriale che potesse contare su risorse pubbliche e private. Noi, come istituzione, ci siamo attivati con risultati molto positivi – ha concluso l’assessore – sono felice che oggi da CNA inizino ad arrivare le prime, incoraggianti proposte dal privato”.
Ivan Olgiati, Coordinatore di CNA Cinema e Video Emilia-Romagna ci ha raccontato nel dettaglio i punti programmatici da attuare.
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cinemaaudiovisivo@cnaemiliaromagna.it