I crediti in pancia delle imprese per i bonus edilizi è tra i temi affrontati dal presidente del consiglio Mario Draghi nelle sue comunicazioni al Senato. “Intendiamo affrontare le criticità nella cessione dei crediti e ridurre la generosità dei contributi pubblici” le parole del premier che si è più volte soffermato sulla questione dell’emergenza energetica. “Dobbiamo continuare a batterci per un tetto al prezzo del gas di cui beneficerebbero tutti” e anche per “la riforma del mercato elettrico che può cominciare da quello domestico, anche prima di accordi europei”.
Sul blocco dei crediti, il decreto aiuti si propone di superare le restrizioni anche se la mancata cancellazione di una norma transitoria potrebbe rendere necessario un chiarimento da parte del ministero dell’economia e dell’Agenzia delle entrate. Sulle prospettive degli incentivi per la riqualificazione degli immobili, CNA conferma la disponibilità ad avviare un confronto per definire una misura che sia sostenibile per le finanze pubbliche e per il mercato favorendo così, in una prospettiva di medio lungo termine con stabilità e certezza normativa, un effetto positivo sull’economia e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti.
In fase di replica, il presidente del consiglio è tornato a parlare sul tema della cessione dei crediti. “Il problema non è il Superbonus – ha detto – ma i meccanismi di cessione dei crediti che sono stati disegnati. Chi ha disegnato quei meccanismi senza discrimine e senza discernimento è il colpevole di questa situazione nella quale migliaia di imprese stanno aspettando. Ora bisogna riparare al malfatto e togliere dai pasticci quelle migliaia di imprese che sono in difficoltà”.