Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, lotta alla fame e alla malnutrizione. Su questi temi si rafforzano le relazioni diplomatiche dell’Italia con la FAO attraverso la firma di due importanti accordi.
Il primo, tra la FAO e la Sapienza – Università di Roma, è stato firmato dal Rettore della prima università romana, professor Eugenio Gaudio, e dal Vice Direttore Generale della FAO, Daniel Gustafson, e prevede la condivisione e l’interscambio di conoscenze ed expertise, la promozione di tecniche di ricerca innovative e lo sviluppo delle capacità.
Il secondo, tra la FAO e i tre network di ONG italiane – AOI, CINI e Link 2007 – getta le basi per una più stretta collaborazione in aree di mutuo interesse come lo sviluppo rurale e la lotta alla fame alla malnutrizione.
Quella tra la FAO e la Sapienza è una collaborazione di lunga data, su temi quali la sicurezza alimentare e l’agricoltura sostenibile, che viene ulteriormente consolidata dall’accordo. “Questa intesa avvicina la concreta prospettiva di collaborazioni ben strutturate fra il sistema universitario italiano e la FAO. Iniziamo con piacere da una delle più grandi Università del mondo che ha sede nella stessa città sede della FAO”, ha dichiarato l’Ambasciatore Pierfrancesco Sacco, Rappresentante permanente d’Italia presso la FAO, intervenendo alla cerimonia di firma dell’accordo. Ricordando il “forte messaggio del presidente Renzi alla FAO nella Giornata mondiale dell’Alimentazione”, il 16 ottobre scorso, l’Ambasciatore Sacco assicura: “Puntiamo a lavorare sempre meglio insieme, Italia e FAO, nella lotta alla fame e alla malnutrizione”.
Quattro gli ambiti su cui si concentrerà l’intesa, contribuendo, ad esempio, al potenziamento dei modelli statistici e di analisi dei dati relativi all’insicurezza alimentare (come il progetto FAO Voices of the Hungry) e al settore agricolo mondiale.
Nel settore della “food safety” verrà rafforzato l’impegno per migliorare la nutrizione e la qualità del cibo (si ricorda, ad esempio, il lavoro della FAO sul campionamento delle micotossine). Obiettivi che si cercherà di raggiungere a partire dai programmi accademici: FAO e l’Università Sapienza si impegnano, infatti, a promuovere e a rafforzare piattaforme per la condivisione di conoscenze (Community of Practice) e di buone pratiche sul ruolo dell’agricoltura nell’affrontare i cambiamenti climatici; a incoraggiare il dialogo su temi quali il monitoraggio dei progressi degli obiettivi di sviluppo sostenibile, gli investimenti responsabili in agricoltura, l’Anno internazionale dei legumi e altro.
Una tappa importante nelle relazioni tra FAO e Italia è anche l’accordo con i tre network di ONG italiane (AOI, CINI e Link 2007): un’intesa che riafferma l’attenzione che la FAO pone alla collaborazione con la società civile dei paesi membri. “Le ONG italiane avranno finalmente un rapporto organico con la FAO. Questo è nello spirito non solo della riforma della cooperazione italiana, ma anche e soprattutto della nuova agenda globale di sviluppo sostenibile”, ha commentato l’Ambasciatore Sacco. L’accordo, ufficializzato alla presenza di Gustafson e dei rappresentanti dei tre network – Silvia Stilli per AOI, Antonio Raimondi per CINI e il presidente di Link 2007, Paolo Dieci – punta a facilitare e a rafforzare il dialogo tra le parti e promuove l’identificazione di nuove opportunità di collaborazione sul campo in materia di politiche di resilienza (la capacità di fare fronte ai cambiamenti climatici), sicurezza alimentare e pace, politiche giovanili e per la coesione sociale.