Il mercato magico delle cose belle
In Italia non si usano, ma in Svezia sono un’amata tradizione: i Loppis sono una specie di mercato delle pulci ed è un modo molto amato dagli svedesi per liberarsi di oggetti che non si vogliono più, guadagnando anche qualcosa. “Loppis”, quello di Parma, nasce dalla voglia di Eleonora Deidda di inventare un posto pieno di cose belle.
“Il bello serve agli occhi e serve al cuore, e il mondo è pieno di cose belle – racconta – si tratta solo di sposarle insieme e di creare relazioni tra le cose”.
Eleonora ha vissuto un anno in Iran, un bazar a cielo aperto, e per lei è stato un momento di grande ispirazione. Un viaggio che le ha fatto capire quanto sia importante scoprire un nuovo mondo e vedere con gli occhi cose che non si erano mai viste prima. La sua giornata tipo era uscire con un velo in testa e la macchina fotografica pronta a rubare la bellezza di un mondo elegante. Un’eleganza di cui si parla ancora troppo poco.
“L’Iran è stata un’esperienza che ha lasciato in me la voglia di regalare alle persone un posto nuovo da scoprire. Ed è per questo che ho deciso di aprire Loppis – spiega – che non è solo un mercatino dell’usato ma è un mondo: un luogo che riempie gli occhi, un luogo in cui le persone stanno bene!”.
In questi tempi difficili l’esperienza di Loppis è un esempio positivo da seguire e imitare. Le idee di Eleonora rispetto la crisi sono molto chiare.
“Rispetto a tutti quelli che mi dicevano ‘Ma cosa fai? Ma cosa apri, sei matta? E un periodo di crisi! Ma dove vuoi andare a finire? Ti rovini!’ io non ci credo. È proprio nei momenti di crisi che le persone hanno bisogno del bello, di vedere cose belle e di stare in un luogo magico”.
Loppis ha preso forma in uno stabile degli anni sessanta, un ambiente ricco di luce e fatto di un passato in cui tante persone hanno lavorato: forse è proprio da qui che prende origine la magia di uno spazio espositivo pensato per ospitare pezzi che devono raccontare ognuno la propria e unica storia. Magia che viene completata magistralmente da Eleonora con la sua capacità di affiancare gli oggetti con poesia e di disporre ogni singolo elemento presente nei 600 metri quadrati espositivi in un modo che, a pensarci, capisci che non potrebbe essere altrimenti che così.
“Devo ringraziare il mio percorso in teatro che mi ha insegnato a sposare gli elementi. Se durante uno spettacolo gli attori non si sposano in scena, allora non succede niente, non accade la magia. La stessa cosa deve succedere con gli oggetti, io mi diverto a spostare gli oggetti e creare nuovi mondi, nulla deve rimanere fisso. Io ho bisogno di vedere sempre il cambiamento”.
All’interno del locale c’è anche un piccolo spazio bimbi con i giochi e un angolo salotto con libri e caffè. Loppis è anche galleria per giovani artisti, lo spazio espositivo al pian terreno si rinnova ogni due mesi con le opere di giovani artisti sia locali che nazionali e internazionali.