CNA-SHV, visto l’esito del primo turno delle elezioni comunali di Bolzano, lancia un appello ai due candidati sindaco Renzo Caramaschi e Mario Tagnin, e a tutti i partiti e liste civiche che li sostengono o che entreranno con loro in trattativa, affinché nelle due prossime settimane in vista del ballottaggio si creino le condizioni per avere un governo cittadino solido e duraturo.
“Il mondo economico – afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV – ha necessità di un interlocutore stabile, forte e decisionista. Se abbiamo superato, con tanta fatica, gli anni di crisi è stato anche grazie alla stabilità e al confronto continuo con il Governo provinciale, dal quale sono scaturite misure importanti per l’economia. Attendiamo con fiducia che ciò diventi prioritario anche al tavolo cittadino delle trattative politiche tra candidati, partiti e movimenti. Persone e idee diverse, ma che devono avere obiettivi convergenti: far ripartire l’occupazione, dare ossigeno e occasioni di lavoro alle aziende radicate in città, abbattere per quanto di competenza comunale la pressione fiscale, ridurre i costi dell’energia e dello smaltimento dei rifiuti”.
Secondo la CNA-SHV, su questi temi “è necessario proprio adesso, in queste due settimane che dividono dal ballottaggio, entrare nel merito specifico con soluzioni chiare e certe, da mantenere per tutta la durata della legislatura e per condividere con la prossima coalizione programmi definiti: una politica solida e che dia continuità di azione. Necessita un governo in grado di non cadere con il primo vento sollevato da scelte strategiche su temi che legano sviluppo e sostenibilità, passando per la tutela dell’ambiente, ma soprattutto per gli equilibri tra investimenti pubblici e privati”.
“Altro snodo fondamentale – prosegue ancora Corrarati – è la burocrazia, troppo spesso sottovalutata in questa campagna elettorale rispetto alle attenzioni verso grandi temi o progetti, ma che ha raggiunto nel capoluogo livelli eccessivi e finisce per pesare sulle tasche dei cittadini, degli imprenditori e imprenditrici. Voglio qui ricordare che ci sono diversi cantieri di edifici fermi per l’interpretazione restrittiva del Comune sulla densità edilizia. Sbloccarli significherebbe mettere in movimento investimenti privati per 70 milioni di euro”.
“Riteniamo – conclude il presidente Corrarati – che le risorse derivate dalle entrate dell’ente debbano essere utilizzate per investimenti e non soltanto per coprire la spesa corrente che risulta ancora elevata”.