I dati sulla produzione industriale di luglio sono migliori delle stime e confermano il trend di robusta ripresa ma CNA guarda con preoccupazione alla spirale rialzista dei prezzi delle materie prime legate all’energia che possono far perdere vigore alla crescita economica.
La Confederazione invita il Governo e il Parlamento a rivedere in tempi rapidi la fiscalità sulla struttura della bolletta cancellando una serie di oneri impropri che gravano soprattutto sul sistema della micro e piccola impresa che continua a pagare il prezzo più alto per l’energia sia in Europa che in Italia rispetto alle imprese più grandi.
Pur apprezzando lo sconto per le piccole imprese introdotto dal decreto sostegni bis – che ha ridotto il volume degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta – rileviamo che si tratta di un intervento spot limitato al periodo emergenziale e rivolto solo ai settori che hanno subito chiusure. E’ evidente che la misura non è sufficiente a compensare i rincari di luce e gas che riflettono la forte crescita delle quotazioni delle materie prime energetiche e del costo della CO2.
CNA infine auspica che il Governo si faccia promotore di una iniziativa a livello internazionale per rimuovere il lungo elenco di dazi che determina ulteriore pressione sui prezzi delle commodity.
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