Le aziende del marmo del distretto di Custonaci, nel trapanese, soffrono a causa del caro-energia, del caro-gasolio e dell’aumento del costo degli imballaggi. Il rischio che si profila all’orizzonte è di perdere prestigiose commesse internazionali.
Il presidente nazionale di CNA lapidei, Alberto Santoro, esprime le sue preoccupazioni in un’intervista per la trasmissione ReStart su Rai 2.
“Le imprese del distretto esportano quasi totalmente nei paesi del Nord Africa, nel Medio e nell’Estremo Oriente. Le aziende alle quali ci affidiamo per le spedizioni effettuano preventivi giornalieri, in base alle miglia marine che le merci percorrono – afferma Santoro – pertanto, non siamo in grado di prevedere i costi da sostenere per il trasporto degli ordini, che si riverseranno, inevitabilmente, sul committente. Il rischio è che questa indeterminatezza possa indispettire il cliente, che potrà scegliere di rifornirsi in altri mercati più competitivi”.
“Il taglio di 25 centesimi sulle accise del carburante, effettuato recentemente dal Governo, è una carezza simbolica. Per continuare a lavorare – conclude Santoro – avremmo bisogno di un intervento serio senza il quale il distretto di Custonaci e l’intera filiera a esso collegata rischiano di chiudere”.