CNA ha partecipato alla presentazione del Progetto di legge – a firma dell’onorevole Ylenia Lucaselli, si è tenuto alla Camera dei deputati – in materia di disciplina dell’attività di enoturismo. La proposta di legge raccoglie anche le posizioni di CNA Turismo e Commercio e di CNA Agroalimentare relative a un’offerta espressione di uno dei perni di riferimento per entrambi i comparti, un attrattore per viaggiatori nazionali e internazionali. Il vino, inoltre, rappresenta un moltiplicatore naturale che genera valore aggiunto per un territorio, creando sempre nuovi spazi per le filiere del turismo e della produzione agroalimentare.
Il pregio della proposta di legge è quello di introdurre, su scala nazionale, una regolamentazione già virtuosamente attiva in diverse regioni italiane riconoscendo tutte quelle “attività di conoscenza del prodotto vino esercitate in prossimità del luogo di produzione” quali le attività formative e informative rivolte ai consumatori – con particolare attenzione alle indicazioni geografiche Dop e Igp – l’accoglienza e l’ospitalità dei turisti nelle cantine, le visite alle cantine e ai vigneti, le degustazioni dei vini e dei cibi legati alle tipicità territoriali.
La proposta legittima, altresì, il ruolo del turismo esperienziale – promosso in particolare dalla nostra Confederazione – che contribuisce ad aumentare la capacità di attrazione del turismo anche internazionale verso il nostro Paese valorizzando le attività tipiche italiane e il ruolo di artigiani, micro e piccole imprese.
I prodotti dell’eccellenza italiana, tra cui l’enogastronomia, e la loro riconoscibilità come marchio italiano sono il patrimonio che ci invidia il mondo intero: elementi centrali nelle dinamiche attrattive dei flussi internazionali che potranno – secondo la proposta – essere valorizzate e comunicate in uno specifico Portale istituito presso il ministero del Turismo.