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Etichettatura dei prodotti Made in Italy.

CNA

AGGIORNAMENTO LAVORI SENATO

 

(2308) Disposizioni per l’introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore,

 

(535) Stucchi. – Norme per la tracciabilità dei prodotti in commercio e per il contrasto della contraffazione dei prodotti italiani

 

(1040)  Fucksia ed altri. – Modifiche alla legge 8 aprile 2010, n. 55, in materia di etichettatura dei prodotti “Made in Italy”

 

Relatrice:

Valdinosi (PD)

 

COMMISSIONE 10^ INDUSTRIA

 

Nella seduta di martedì 3 maggio,  la Commissione ha proseguito l’esame dei provvedimenti, ai quali è stato congiunto anche un altro disegno di legge   recante modifiche alla legge 8 aprile 2010, n. 55, in materia di etichettatura dei prodotti Made in Italy.

 

In particolare l’Atto Senato 1040, si compone di 2 articoli ed è volto a tutelare il marchio nazionale e le imprese del nostro Paese, che devono poter essere riconosciute ovunque e identificate come garanzia di qualità e sicurezza, e di assicurare l’originalità del bene etichettato “Made in Italy” con la tracciabilità dell’intero ciclo produttivo, che va dal reperimento della materia prima fino all’etichettatura.

 

L’articolo 1 prevede l’integrazione dell’etichettatura “Made in Italy” con un codice a barre che il produttore deve aggiungere riportando i dati fiscali suoi e del distributore, nonché i riferimenti di rintracciabilità di chi stampa l’etichetta. Il codice a barre deve contenere inoltre specifiche indicazioni di responsabilità in ordine all’igiene, alla sanità e alla sicurezza del prodotto.

 

L’articolo 2 prevede una specifica certificazione igienico-sanitaria e di sicurezza che deve corredare la già obbligatoria etichettatura dei prodotti importati dai paesi diversi da quelli dell’Unione europea.

 

Il seguito dell’esame congiunto è stato rinviato ad altra seduta.

 

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