Il Mipaaf ha stabilito i criteri per la corretta indicazione in etichetta della provenienza geografica dei vini DOP e IGP. In questo modo diventa più semplice rispondere alle esigenze dei consumatori e tutelarli dalle frodi, anche grazie all’azione degli organismi di controllo.
“Con la circolare” – come ha dichiarato il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina – “abbiamo fatto chiarezza sull’interpretazione della norma, con l’obiettivo di semplificare la vita alle aziende e tutelare i consumatori che hanno diritto ad informazioni chiare e complete. Soprattutto per un prodotto come il vino è necessario essere attenti all’utilizzo dei nomi geografici, tutelati dalle norme europee e nazionali, proprio per non indurre in errore chi acquista”.
I produttori, dovranno riportare in etichetta il nome della regione o della provincia, con finalità descrittive, senza cadere in sanzioni.
Sia nelle etichette che nelle altre forme di comunicazione aziendale, come i siti web, ora i consumatori potranno trovare un’indicazione della provincia o della regione anche nel caso in cui il nome del capoluogo o della regione siano stati registrati come DOC o IGT diverso da quella del vino prodotto.
Si parla dunque di uso del nome geografico più ampio, che viene normato in termini precisi per quanto riguarda le etichette, mentre per le altre forme di comunicazione si valuterà caso per caso. Per le aziende sarà più facile promuovere i vini italiani DOP e IGP anche all’estero.