“L’emendamento alla legge di bilancio che introduce la costituzione di uno specifico fondo va nella direzione d’incentivare le imprese di autotrasporto alla sostituzione del parco veicolare. Misura che  la Cna Fita ritiene fondamentale per accompagnare le imprese a rinnovare i veicoli così  garantire maggiore sicurezza e contenere le maggiori emissioni in atmosfera. Il rinnovo dei beni strumentali  per l’impresa di autotrasporto, oltre a contribuire alla riduzione dei costi: minori consumi di carburante e minori costi di manutenzione, si traduce in un beneficio dei costi esterni e della collettività tutta.  Pertanto, questo ed altri incentivi, come il “superammortamento,” sono salutari per il nostro ambiente e la nostra economia. Del resto CNA Fita è  da sempre convinta che le sole restrizioni alla circolazione, senza tenere conto delle condizioni  di difficoltà  in cui versano una gran parte di imprese di autotrasporto, non possono ottenere il fine condiviso di un minor impatto ambientale. Basti pensare che oggi il parco circolante meno inquinante che risulterebbe esentato da restrizioni, veicoli euro V e VI, rappresenta soltanto il 13,81 % dell’intero parco veicolare pesante italiano, 99.869 mezzi  su in totale di 722.921 veicoli industriali)  Per promuovere il ricambio del ” residuale” 86%  che dispone di veicoli euro 4 ed inferiori  occorre che misure come quelle previste dall’emendamento siano accolte dal nostro Parlamento”. Lo si legge in un comunicato di CNA Fita.

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