“La mutualità, il radicamento territoriale, la prossimità e la conoscenza diretta delle imprese: questi gli elementi distintivi di un sistema privato di sussidiarietà che non ha eguali al mondo” così il presidente nazionale CNA, Daniele Vaccarino intervenendo alla prima delle due giornate di convention di Fedart.
Vaccarino ha ricordato il ruolo dei Confidi a sostegno delle imprese di minori dimensioni, sollecitando “uno sforzo per ricercare nuove vie e nuove iniziative in grado di supportare le esigenze delle nostre imprese” ha spiegato.
Credito e gestione della pandemia
“Siamo di fronte, ce lo auguriamo, ad una inversione di tendenza, che andrà affrontato gestendo al meglio le ingenti risorse del PNRR e affrontando nel modo giusto gli strascichi di questa pandemia”.
Uno dei nodi cruciali sarà proprio quello del credito. Lo stock, dopo il picco di novembre 2020 (765 miliardi di euro erogati), sostenuto dagli interventi del Governo, da marzo di quest’anno ha iniziato una costante flessione (738 miliardi erogati ad agosto).
La frenata agli interventi del Governo
Quel che preoccupa è dunque la prospettiva: “quali saranno gli effetti sulle imprese se la moratoria, come è probabile accada, non sarà prorogata? È un interrogativo che ci assilla, perché le sospensioni sfiorano a oggi quota 50 miliardi”.
Per far fronte a questa situazione servono misure e strumenti che consentano alle imprese di gestire al meglio il rientro alla normalità. E una volta ridotto l’intervento le Fondo di Garanzia per le PMI, i confidi giocheranno un ruolo di primo piano. Vaccarino propone “una misura ad hoc per sostenere la rinegoziazione dei debiti, anche senza obbligo di erogare credito aggiuntivo. Queste operazioni potrebbero essere supportate dal Fondo, anche in misura inferiore rispetto a quanto oggi previsto, e in complementarietà con altre forme di garanzia privata, in particolare le garanzie mutualistiche, di cui i Confidi sono attori fondamentali. In particolare per coprire quell’area di intervento che le banche faticano a intercettare: il credito di importo ridotto a micro e piccole imprese”.
I 25 anni di Fedart
“Sappiamo quanto siano strette le maglie della regolamentazione bancaria – ha detto Vaccarino con riferimento all’attuazione degli accordi di Basilea III– e per questo abbiamo sollecitato l’intervento dei nostri rappresentanti istituzionali”. Consapevoli che “l’accesso al credito di micro e piccole imprese non può essere sacrificato interamente alla legittima salvaguardia dei patrimoni delle banche” ha aggiunto Vaccarino. Infine, Vaccarino ha riconosciuto l’impegno di Fedart in questi 25 anni, punto di riferimento solido e puntuale per il sistema dei Confidi”.