CNA Ferrara non può che esprimere il proprio disappunto e la propria preoccupazione per la decisione, assunta da Trenitalia e Italo di ridurre drasticamente le fermate dei treni dell’alta velocità nella stazione di Ferrara durante il periodo estivo. Per questo motivo è stata inviata una lettera, a firma del presidente provinciale, Davide Bellotti, alle due aziende in cui vengono elencati i danni che una tale decisione porterà al tessuto sociale ed economico ferrarese, soprattutto nella delicata fase della ripartenza. Si augura che le aziende rivedano le proprie decisioni, a partire dall’incontro in programma per martedì prossimo tra i vertici di Trenitalia e l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini.
Nessuna condivisione con il territorio
La decisione è stata assunta senza nessuna condivisione con le istituzioni locali e con le rappresentanze delle imprese e del lavoro. All’oggi CNA Ferrara non ha conoscenza delle motivazioni aziendali che hanno portato a tale decisione. Non dubitano che ne esistano, certo è però che cittadini, imprese ferraresi e turisti si ritroveranno senza importantissimi mezzi di comunicazione non avendo avuto modo di capire il motivo e discutere eventuali soluzioni.
Qui sta il grande problema: possibile che grandi aziende che erogano servizi pubblici indispensabili operino fuori da qualsiasi scenario condiviso con il territorio? Possibile che in un momento di crisi così profonda prevalgano scelte che penalizzano tutto un territorio? Possibile che in un contesto di richiamo all’unità di intenti, alla collaborazione, ai valori che rendono forte un popolo e ogni territorio fondamentale per la crescita strategica dell’Italia si ragioni in modo totalmente autonomo, guardando unicamente al proprio ombelico, piccolo o grande che sia?
Un danno irreparabile per Ferrara
La drastica riduzione delle fermate disponibili – prossima all’azzeramento – costituirebbe senza alcun dubbio un danno irreparabile per l’economia del territorio, poiché produrrebbe un grave isolamento del ‘sistema Ferrara’. Il rischio è tanto più forte in questa delicatissima fase di ripartenza: mai come oggi i territori e i loro sistemi economici hanno bisogno di sfruttare ogni opportunità per accrescere le proprie relazioni e ricominciare a produrre valore. Ciò è tanto più vero per Ferrara, che trova nel turismo una parte rilevante della propria forza economica.
D’altra parte, CNA invita a prendere atto che Ferrara e il suo territorio sono parte integrante del sistema di comunicazione che collega il Centro al Nord Italia attraverso la rete stradale e ferroviaria emiliano romagnola. Non si comprende quindi perché si pensi di cancellare questo ruolo con una così drastica riduzione delle fermate e come questa strategia possa agganciarsi agli obiettivi regionali espressi nel Patto del Clima e del Lavoro o agli obiettivi nazionali espressi nel PNRR e attraverso la creazione del Ministero della Transizione Ecologica.
“Italo e Tenitalia rivedano le decisioni assunte”
Per tutti questi motivi – si legge nella lettera – CNA chiede a Trenitalia e a Italo di rivedere le decisioni assunte, di avviare un dialogo aperto e franco con le Istituzioni e gli organi di rappresentanza delle imprese e del lavoro locali, di svolgere il proprio ruolo di servizio strategico nazionale e internazionale giocando un ruolo adeguato all’interno dei Patti per lo sviluppo ad ogni livello, di tornare a garantire alla stazione di Ferrara un numero adeguato di collegamenti tramite l’alta velocità.
CNA apprezza la disponibilità dimostrata da Trenitalia per un incontro con l’assessore regionale Corsini. Si spera che anche Italo si appresti ad avviare in tempi rapidissimi un confronto con l’autorità regionale, ascoltando nel contempo la voce delle migliaia di imprese che la Confederazione rappresenta e che invoca quel rispetto che gli compete, dimostrabile solo attraverso una reale sensibilità politica ed economica che importanti dirigenti nazionali devono dimostrare di possedere per meritarsi i ruoli che si trovano a rivestire.
Clicca qui per altre notizie dai territori.