Nuovi passi in avanti dall’incontro tra CNA Fita e le altre associazioni dell’autotrasporto con il vice ministro competente, Teresa Bellanova, sui temi caldi del settore e in particolare sulle modalità per erogare i 500 milioni di euro alle imprese come previsto nel decreto Ucraina. In dettaglio il vice ministro ha indicato che le risorse verranno distribuite attraverso il credito d’imposta per compensare i maggiori costi del carburante. A beneficiare della misura i veicoli destinati al trasporto merci in conto terzi, classe ambientale Euro 5 e 6 con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate. L’importo riconosciuto a ciascuna impresa sarà commisurato al quantitativo di litri consumati nel 1° trimestre 2022. Il credito di imposta (pari a circa il 25% dei costi sostenuti per l’acquisto del carburante) determinerà un beneficio quantificabile in circa 25-30 centesimi a litro. L’agevolazione non contribuirà alla formazione del reddito. Sarà il prossimo consiglio dei ministri del 2 maggio ad approvare la norma, che diventerà subito operativa.
L’incontro con il vice ministro è stata anche l’occasione per un confronto su altre misure che il settore attende da tempo. In particolare sugli incentivi agli investimenti nel periodo 2019 – 2020 è stata chiusa l’istruttoria e nelle prossime settimane si procederà ai pagamenti. Su LNG – AdBlue si sta valutando la modalità migliore per dare concreta attuazione al credito di imposta e a breve uscirà uno specifico provvedimento. Per quanto riguarda Marebonus è stato assicurato che nelle prossime settimane saranno attivati i pagamenti alle imprese, mentre sul dossier dei pedaggi autostradali il 4 maggio prossimo, in occasione del Comitato centrale per l’albo degli autotrasportatori, sarà approvata la specifica delibera e, nel mese di settembre, saranno liquidati 180 milioni di euro.
CNA Fita riconosce l’impegno del vice ministro Bellanova per risolvere le criticità del settore dell’autotrasporto, non solo le nuove difficoltà determinate dalla crisi internazionale, ma anche i mali storici del settore. Il protocollo sottoscritto lo scorso 17 marzo testimonia la condivisione di alcune scelte importanti, ma i contenuti devono essere rapidamente trasformati in misure concrete e semplici a favore delle imprese.