La vicenda della E45 si è finalmente conclusa e da questa sera anche i mezzi pesanti a 44 T di massa complessiva potranno riutilizzare la tratta che per ben nove mesi è stata interdetta al trasporto merci.
CNA Fita accoglie la notizia con estrema soddisfazione, avendo seguito in questi mesi con grande attenzione la chiusura del viadotto Puleto sulla E45 che, a fronte di un’assoluta mancanza di alternative, ha drammaticamente prodotto ingenti danni in termini di tempi e costi.
CNA Fita ritiene che la sicurezza delle nostre infrastrutture sia un valore assoluto sul quale è necessario porre la massima attenzione, ma è altrettanto vero che in questa vicenda si poteva e si doveva fare di più per evitare che a pagare il conto, alla fine, fossero imprese e cittadini.
Nove mesi, utilizzati solo per capire se il livello di sicurezza era adeguato a sopportare il transito dei veicoli, appaiono oggettivamente eccessivi.
Questa vicenda – conclude la nota di CNA Fita – che si inserisce sul tema più generale dello stato di criticità infrastrutturale del nostro Paese deve servire, affinché in futuro vi sia un approccio diverso con la definizione di un piano infrastrutturale per l’Italia con investimenti e risorse che risponda da un lato alla necessaria garanzia di sicurezza delle nostre strade, ma anche alle esigenze del sistema economico e produttivo nazionale.