“Una scelta francamente improponibile, inaccettabile e inopportuna. Ancora una volta cittadini e imprese chiamati a pagare per le mancate scelte della politica”. Il coordinatore dell’area Ambiente e sicurezza sul lavoro di CNA Firenze metropolitana, Riccardo Sabatini, commenta così l’annuncio della stangata sulla bolletta dei rifiuti che ricadrà su cittadini e imprese.
“Ancora una volta sono le imprese e i cittadini ad essere chiamati a pagare l’incompetenza della politica. I costi di gestione aumentano? Logico (e prevedibile) se mancano gli impianti di smaltimento e si decide di non costruire l’unico previsto, con la conseguenza di dover esportare i rifiuti fuori regione – prosegue Sabatini – Altrettanto se si decide di adottare la raccolta porta a porta che, per definizione, comporta un aumento di costi che avrebbero dovuto essere ben preventivati prima dell’introduzione del servizio”. “Il vero problema – spiega il coordinatore dell’area Ambiente e sicurezza sul lavoro di CNA Firenze metropolitana – è la mancata adozione di un nuovo Piano regionale dei rifiuti, visto che quello esistente è ormai inadeguato. Il ritardo della Regione è ormai inammissibile”.
Una situazione che per CNA ha del surreale e che non considera minimamente il contesto pandemico: -0,3% di imprese attive nel 2020, -1% per l’artigianato, -22% (-25% per l’artigianato) di nuove imprese, tanto per fornire alcuni dati.
Quello che si dovrebbe fare non è aumentare, bensì azzerare per alcune categorie di imprese e ridurre per altre l’importo della Tari per il 2021.
“Una misura che non sarebbe certo sufficiente per la ripresa, ma che costituirebbe un segnale di attenzione della pubblica amministrazione nei confronti di tutte quelle attività alle prese con la crisi legata al Covid. In un momento così complesso sentire la vicinanza di chi guida le città è importante– conclude Sabatini – Incassi fortemente contratti, quando non annullati e costi fissi che corrono ugualmente: un’azione così sulla tariffa rifiuti consentirebbe di risparmiare risorse da poter destinare alla ripartenza delle attività”.