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Firmato l’accordo per il rinnovo del contratto Area Meccanica

La CNA, insieme alle altre organizzazioni datoriali e Fiom–Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, ha sottoscritto l’accordo per il rinnovo del Ccnl Area Meccanica. Il contratto, scaduto il 31 dicembre 2022, si applica a oltre 120mila imprese e 500mila lavoratori dei settori metalmeccanica, installazione di impianti, autoriparazione, orafi, argentieri ed affini, odontotecnici e restauro dei beni culturali.

L’accordo è stato siglato al termine di una lunga e articolata trattativa avviata lo scorso luglio, e sarà valido per il quadriennio 2023-2026. Si pone in continuità con l’intesa del 21 dicembre 2023 nella quale era stato riconosciuto un acconto su futuri aumenti contrattuali (Afac) pari a 96 euro al 4 livello da riparametrare per gli altri.

L’accordo sottoscritto prevede un incremento salariale a regime comprensivo dell’Afac già erogato pari a 216 euro lordi a livello 4 (da riparametrare):

“La firma di questo accordo rappresenta un risultato importante per la categoria in quanto rafforza il ruolo strategico e competitivo del nostro Ccnl per le imprese artigiane. Gli adeguamenti normativi posti in essere si prestano ad essere un valido strumento a supporto delle cospicue imprese che fanno riferimento alla disciplina collettiva sottoscritta dalla nostra Associazione”, ha commentato il presidente nazionale di CNA Produzione, Roberto Zani.  Secondo la presidente del mestiere CNA Meccanica, Roberta Piccinini “L’accordo costituisce indubbiamente un evento molto significativo sia sul piano politico sindacale che sul piano associativo”.

“Va senz’altro visto con favore l’aggiornamento della normativa sull’orario di lavoro in quanto suscettibile di offrire nuove soluzioni per quelle imprese che decidono di adottare innovativi modelli organizzativi non necessariamente ancorati alle otto ore di lavoro giornaliere”, ha commentato il presidente nazionale di CNA Installazione ImpiantiPaolo Pagliarani.

“L’allungamento dei periodi di preavviso in caso di dimissioni e la conferma delle causali per la proroga dei contratti a termine dopo i dodici mesi confermano la prossimità funzionale del nostro Ccnl alle effettive esigenze delle imprese rappresentate”, ha commentato così la presidente nazionale coordinatrice di CNA Servizi alla ComunitàFrancesca Soardi.

“Aver gestito questa complessa fase negoziale caratterizzata da una inflazione eccezionale attraverso una congrua dilazione delle tranche durante la vigenza del contratto ha permesso di conciliare al meglio le esigenze delle imprese e dei lavoratori ai fini dell’ottenimento di un risultato soddisfacente per tutte le parti coinvolte”, ha affermato il presidente di CNA Orafi, Arduino Zappaterra.

“L’accordo sottoscritto costituisce una importante intesa, che ha visto la CNA impegnata in prima linea nella definizione di un contesto positivo indispensabile per la sottoscrizione di un accordo così complesso”, ha commentato il presidente di CNA RestauratoriGiacomo Casaril.

Per la CNA hanno siglato l’intesa il presidente di CNA Produzione, Roberto Zani; la presidente di CNA Meccanica, Roberta Piccinini; la responsabile nazionale di CNA Produzione, Valentina Di Berardino; il presidente nazionale di CNA Installazione Impianti, Paolo Pagliarani; il responsabile nazionale di CNA Installazione ImpiantiDiego Prati; la presidente di CNA Servizi alla Comunità, Francesca Soardi; la responsabile di CNA Servizi alla Comunità, Antonella Grasso; il presidente nazionale di CNA Orafi, Arduino Zappaterra; il presidente nazionale di CNA Restauratori, Giacomo Casaril,  la  coordinatrice nazionale di CNA Artistico e Tradizionale, Simona Micheli; la presidente nazionale di CNA Sno Odontotecnici, Debora Bondavalli; il responsabile nazionale di CNA SNO Odontotecnici, Cristiano Tomei; il responsabile del dipartimento Relazioni sindacali, Maurizio De Carli; e Angelo Cicerone, dell’ufficio Politiche contrattuali.

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