CNA Fita, unitamente a tutte le altre sigle dell’autotrasporto, nella giornata di ieri, hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art), Nicola Zaccheo, e al Presidente del Consiglio dei Ministri per richiedere una proroga al 29 ottobre del termine per il pagamento del contributo obbligatorio dovuto dalla stessa Art. Termine che era stato improrogabilmente fissato per il 30 aprile 2021.
Tale richiesta di proroga si è resa necessaria in virtù del fatto che l’Art ha interrotto la sospensione del contributo obbligatorio, chiedendo alle imprese di autotrasporto il versamento del contributo per il triennio 2019-2021 (delibera n.20/2021, determina n.30/2021), non tenendo conto “dello sforzo operativo cui si dovrebbero sottoporre le imprese in un periodo di forti disagi come quelli attuali. Inoltre, l’insistenza con cui l’Art – scrivono le associazioni- si ostina a chiedere versamenti mal si concilia con quanto dichiarato dal Presidente Draghi sulla necessità nell’attuale momento di crisi di erogare sussidi e non di esigere pagamenti”.
Quindi, con tale azione CNA Fita e le altre sigle dell’autotrasporto, chiedono di venir “messe in condizione di poter eseguire gli adempimenti con tempistiche idonee, garantite dalla proroga richiesta”.
“Non abbiamo rinunciato ad un’azione politica per cercare di modificare la norma a cui ha fatto riferimento il Consiglio di Stato (c.d. Decreto Genova) per estendere, ad ora, anche all’autotrasporto questo iniquo tributo – afferma Mauro Concezzi, Responsabile Nazionale CNA Fita – visti però i tempi necessari e le imminenti scadenze, abbiamo ritenuto opportuno procedere anche con la richiesta di proroga in parola e stiamo predisponendo, sempre unitariamente, una nota, che invieremo prima possibile, per dare indicazioni alle imprese su come quantificare la base imponibile su cui eventualmente pagare il tributo.”