Nel 2015, il giro d’affari di Ravenna con gli Stati Uniti ha riguardato oltre 137 milioni di euro di importazioni e circa 215 milioni di euro di esportazioni. Rispetto al 2014 le vendite sono aumentate del 34%, mentre gli acquisti sono diminuiti del 42%. Secondo le  Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence UniCredit su dati ISTAT, lo scorso anno i settori trainanti per l’export ravennate nel mercato statunitense sono stati: macchinari e apparecchi per circa 80 milioni di euro (+36% rispetto al 2014); prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (quasi 40 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al 2014; articoli in gomma e materie plastiche (+48% vs 2014); e i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca che hanno registrato sull’anno precedente un incremento del +379% rispetto al 2014 per un giro d’affari che supera i 13 milioni di euro.

Questi sono alcuni dei dati che indicano quello statunitense come un mercato dalle prospettive interessanti per lo sviluppo del business delle imprese locali, un “trampolino di lancio” ideale per avviare o intensificare l’export. Obiettivo per il quale UniCredit intende proporsi come partner privilegiato per le aziende del territorio. Con questa finalità è stato pensato e sviluppato il Forum  che si è svolto oggi a Ravenna. Un’iniziativa realizzata da UniCredit, in collaborazione con la CNA provinciale.

L’incontro ha illustrato agli imprenditori presenti come sviluppare la propria attività verso un mercato strategico per dimensioni, collocazione geografica e predisposizione verso i prodotti italiani.

Dopo i saluti introduttivi di Massimo Mazzavillani, direttore CNA Ravenna e di Luca Lorenzi, Manager Centro Nord UniCredit, sono seguiti gli interventi di Luca Balestra, Managing Director Head of European Corporates UniCredit Bank Spa New York; di Giampaolo Salsi, Administrative Partner K&L Gates Milano; e di Martin Lane, Managing Partner, Europe.

“Questo importante Forum sul mercato USA – ha affermato Massimo Mazzavillani, direttore della CNA provinciale di Ravenna – si aggiunge a tutte le attività e ai servizi per l’export e l’internazionalizzazione con cui CNA Ravenna si propone  come partner affidabile e competente delle imprese per supportare la loro proiezione sui mercati internazionali. Il nostro obiettivo è quello di fornire un sostegno concreto e operativo agli imprenditori che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all’estero. Gli USA sono per molte ragioni, sia storiche che culturali ed economiche, un mercato e un partner commerciale strategico. Le opportunità per le imprese sono da ricercare, sia a livello di settore, che a livello di prodotti e soluzioni innovative che soddisfino, a prezzi competitivi, i fabbisogni del “cliente globale””.

“In questi anni di crisi e di cambiamento l’opzione dell’internazionalizzazione si è rivelata vincente per la sopravvivenza e la crescita di molte imprese – ha sottolineato Luca Lorenzi – ma esportare è una sfida e per poter affrontare i mercati esteri sono necessarie adeguate conoscenze. In quest’ottica, UniCredit, grande Gruppo bancario internazionale con le radici ben salde nelle aree in cui è presente in sinergia con i principali Enti del territorio, è al fianco delle  imprese. Perché  favorire l’internazionalizzazione  rappresenta uno degli obiettivi strategici che il nostro Gruppo propone alle imprese, accompagnandole nella sfida per la conquista dei mercati esteri per estendere il proprio business verso mercati dalle prospettive interessanti”.

“Il mercato statunitense – ha precisato Massimo Tazzioli, Area Manager Ravenna Unicredit – offre ampi spazi per le aziende italiane. Con questo Focus vogliamo offrire agli imprenditori locali un corredo di informazioni ampie, oggettive e qualificate, così da arricchire il loro bagaglio di conoscenze, con la finalità di promuovere la conoscenza del “Made in Italy” all’estero e di favorire il loro processo di internazionalizzazione”.

Spazio anche per le testimonianze delle imprese.

Michele Marzucco di Quick SpA, attiva sul mercato USA dal 2006, nel suo intervento, ha ribadito le molteplici opportunità offerte dal mercato statunitense, pur rimarcando la complessità dello stesso e le profonde differenze di mentalità tra gli operatori italiani e quelli americani.

Gli Stati Uniti, sempre per Marzucco, costituiscono una sfida assolutamente da affrontare.

 

 

LE POTENZIALITÀ DEL MERCATO STATUNITENSE per Ravenna e per l’Emilia Romagna

Nel 2015, il giro d’affari di Ravenna con gli Stati Uniti ha riguardato oltre 137 milioni di euro di importazioni e circa 215 milioni di euro di esportazioni. Rispetto al 2014 le vendite sono aumentate del 34%, mentre gli acquisti sono diminuiti del 42%.

Lo scorso anno i settori trainanti per l’export ravennate nel mercato statunitense sono stati:

  • macchinari e apparecchi per circa 80 milioni di euro, +36% rispetto al 2014;
  • prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per quasi 40 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al 2014;
  • articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi per circa 34 milioni di euro, in miglioramento del +48% rispetto al 2014;
  • sostanze e prodotti chimici per più di 20 milioni di euro, in calo del 6% rispetto al 2014;
  • prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca per oltre 13 milioni di euro, +379% rispetto al 2014.

Nel 2015, il giro d’affari dell’Emilia-Romagna con gli USA ha riguardato più di 870 milioni di euro di importazioni e oltre 6 miliardi di euro di esportazioni. Rispetto al 2014 le vendite sono aumentate del 19%, mentre gli acquisti sono diminuiti dell’1%.

I settori trainanti per le esportazioni emiliano-romagnole nel mercato statunitense nel 2015 sono stati:

  • mezzi di trasporto per 1,9 miliardi di euro, +9% rispetto al 2014;
  • macchinari e apparecchi per quasi 1,8 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto al 2014;
  • articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi per 630 milioni di euro, in progresso del 30% rispetto al 2014;
  • prodotti alimentari, bevande e tabacco per poco meno di 390 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto al 2014;
  • prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per oltre 385 milioni di euro, in miglioramento del 21% rispetto al 2014.

Si stima che per l’anno in corso, le esportazioni totali dell’Emilia-Romagna aumenteranno del 4%, le importazioni del 3%.

[Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati ISTAT]

 

 

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