Si è concluso a Bruxelles il Terzo Forum del Dialogo Sociale dell’Unione per il Mediterraneo (UPM). Una due giorni (10 e 11 ottobre) cui hanno partecipato oltre 50 organizzazioni datoriali e sindacali: oltre a UEAPME, cui aderisce CNA, altre parti sociali europee (CES e BusinessEurope), il segretariato dell’ UPM, esperti di organismi ed agenzie europee ed internazionali, alla presenza della Commissione Europea. L’incontro è stato strutturato in quattro sessioni tematiche di confronto per le rappresentanze economiche e sociali dell’ area sud e nord del Mediterraneo: misure e “buone pratiche” per il contrasto dell’economia sommersa; promozione dell’ imprenditorialità e occupazione giovanile e femminile; nuove capacità e competenze per rispondere ai mutamenti tecnologici e dei processi di globalizzazione, con un’attenzione particolare al ruolo delle piccole e medie imprese nelle catene del valore globale; futuro del lavoro e delle cosiddette “green and digital skills”; l’impatto dei fenomeni migratori, collegati alle più recenti crisi che hanno interessato molti Paesi.
Nel corso dell’incontro si sono ricordati i pilastri della piattaforma programmatica promossa dai governi europei e mediterranei aderenti all’ Unione per il Mediterraneo con la Dichiarazione, siglata ad Amman il 27 settembre 2016. In particolare:
– l’intensificazione di scambi e conoscenza delle buone pratiche nelle suddette aree tematiche tra organizzazioni interessate e la preparazione di documenti e progetti pilota nel settore della formazione, dell’apprendistato e della ricerca economica, dedicati anche a specifici settori di impresa in particolare di alcuni settori dell’ artigianato e delle PMI;
– la redazione di indagini socio-economiche ed attività di assistenza tecnica per valorizzare le esperienze esistenti relative sull’auto-imprenditorialità, in particolare quelle inserire in un quadro di integrato tra livello nazionale, regionale e locale (aree metropolitane e periferiche).
Su quest’ultimo aspetto sono state segnalate le attività promosse da CNA ed UEAPME sui processi di integrazione dei cittadini extra comunitari in Italia ed alcune altre realtà produttive dell’Unione. In particolare:
– la programmazione e preparazione di incontri tecnici e di livello interistituzionali in tema di lavoro, cooperazione, sviluppo economico e degli investimenti con l’avvio di un Fondo Europeo dedicato.
– la promozione di un Dialogo Sociale volontario a livello bilaterale e tematico tra alcuni paesi della regione mediterranea per rendere meno dispersivo e più incisivo il coinvolgimento di alcune realtà che presentano difficoltà nell’ avvio di forme di dialogo sociale, per via di problematiche legate all’instabilità politica ed economica dell’ area.
I risultati, le modalita per valutare la qualità e l’efficacia dei risultati raggiunti e le prossime tappe degli impegni assunti dai governi euromediterranei nella Dichiarazione di Amman nel 2016 verranno resi noti e messi a disposizione sul sito della Commissione Europea e dei partner sociali europei.