E’ la prima donna alla guida di CNA di Arezzo. Franca Binazzi è stata eletta stamani Presidente dell’associazione che riunisce 4.000 imprese artigiane e Pmi della provincia. Subentra a Valter Bondi al quale l’Assemblea provinciale di CNA ha espresso il ringraziamento per il lavoro svolto.
Binazzi ha presentato il suo programma di attività e, per la sua concretizzazione, ha confermato Nicola Tosi nell’incarico di Direttore Generale dell’Associazione.
Franca Binazzi, 54 anni, sposata, due figli, laureata in sociologia, dirige con il marito la Confezioni Bilò di Levane, azienda di alta specializzazione nella moda femminile, che collabora con importanti griffe del settore. Dal 2011 è Presidente di CNA Valdarno e, dallo stesso anno, vice Presidente provinciale dell’associazione. Nel 2013 è stata tra i firmatari del protocollo per la nascita del Comitato Unitario delle categorie economiche della vallata (CNA, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio e Confesercenti) con l’obiettivo di dare più forza al sistema economico del Valdarno. Costante e proficuo il suo impegno nel confronto con gli enti locali per la semplificazione tributaria e l’alleggerimento della pressione fiscale e al tavolo tra istituzioni locali, aziende di servizi e categorie economiche.
“Ho in mente una CNA guidata da un gruppo dirigente coeso che ascolta e trova soluzioni insieme agli associati, forte del fatto che il territorio aretino è una piccola realtà che consente il rapporto diretto con le imprese ed i cittadini. Un’Associazione consapevole di essere in una dimensione a fortissimo tasso non di semplice evoluzione ma di radicale trasformazione, capace di un dialogo non puramente rivendicativo ma propositivo con le istituzioni”.
Un obiettivo, un metodo: “partecipazione e responsabilità attraverso un percorso di condivisione di strategie con i cardini associativi: territorio e categorie. “Sono i veri motori dell’Associazione, in grado di raccogliere opinioni e tradurle in risposte utili alle imprese, guidati da dirigenti capaci di mettere in rete politiche, interessi e obiettivi assumendosi ciascuno responsabilità e impegni concreti. Quindi maggiore peso alle politiche territoriali e alle sinergie fra categorie, con il supporto di una struttura organizzativa che sta continuamente investendo su se stessa per ottimizzare azioni sindacali e servizi.
Infine le azioni: “devono essere immediate e concrete perché il dilatarsi dei tempi tra ideazione e realizzazione, acuisce le difficoltà delle aziende. Le mie priorità? Accesso al credito, contrasto all’eccessiva burocrazia e alla pressione fiscale, lotta all’abusivismo, attivando un confronto costruttivo ma incisivo con gli enti e le istituzioni territoriali”.
Nel corso dell’Assemblea che l’ha eletta, Franca Binazzi ha rivolto anche un appello all’associazione: “siamo tutti chiamati ad un grande sforzo di unità e di solidarietà, di capacità progettuale e di azioni finalizzate ad esplorare strade nuove. Quindi delineare strategie positive e ridare motivazione e speranza ai nostri associati. Un’associazione capace di essere un soggetto di riferimento anche per le istituzioni e la società civile”.
Ai Comuni si chiede partecipazione alla definizione delle linee strategiche in tema di economia, servizi, tasse, tariffe ed imposte e verifica periodica dell’attuazione delle stesse. Ci sono poi le strategie di vallata: favorire le aggregazioni di servizi ed attività come modello vincente in nome del risparmio, dell’efficienza, dell’innalzamento del livello dei servizi. Fondamentale il confronto e il coordinamento tra categorie economiche: fare sistema a livello di associazioni rende più efficace l’azione di pressing sui decisori locali ed i risultati omogenei per imprese e territorio.