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Gare, la mancata adesione ai patti di legalità si sana in corsa con una sanzione

Visto che molte stazioni appaltanti inseriscono nei bandi di gara l’obbligo di accettazione dei patti a pena di esclusione, cosa succede – è la domanda che arriva dal Viminale – se la stazione appaltante rileva la che la dichiarazione non è stata allegata ai documenti di gara?

L’ANAC risponde che in questo caso non deve scattare l’esclusione automatica dell’impresa. Ma l’attivazione della procedura di soccorso istruttorio, con cui la stazione appaltante chiede all’impresa di sanare la propria posizione entro dieci giorni. Pagando la multa prevista dal bando che – come stabilisce l’articolo 83, comma 9 del nuovo codice appalti – deve essere compresa tra l’uno e il cinque per mille del valore della gara senza mai superare il tetto massimo di 5mila euro.

Come ultima notazione, l’ANAC segnala che la sanzione è dovuta soltanto nel caso in cui l’impresa voglia rimanere in gara. Se invece l’operatore non risponde alla richiesta di regolarizzazione, scegliendo la via dell’esclusione, la multa non deve essere pagata.

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