Sono imminenti le novità per la gestione degli adempimenti in materia di rifiuti, con l’avvio del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI).
Il RENTRI, strumento gestito dal Ministero dell’Ambiente con il supporto tecnico dell’Albo Gestori Ambientali, mira a digitalizzare e rafforzare la tracciabilità dei rifiuti. Come tutti i processi di digitalizzazione, si pone anche un intento di semplificazione, ma nel settore dei rifiuti è indubbio che questo processo presenti specifiche complessità e le imprese sono in una importante fase di acquisizione delle conoscenze e modalità necessarie per gestire al meglio questo delicato passaggio.
In particolare, centri estetici, saloni di acconciatura e studi di tatuaggi e piercing possono produrre nella loro attività alcuni rifiuti che sono classificati come pericolosi, il che implica specifici adempimenti nella gestione degli stessi. Riportiamo alcuni esempi:
- Prodotti chimici per trattamenti estetici, smalti e simili o come tinture per capelli.
- Imballaggi utilizzati per contenere o conservare i prodotti chimici sopra menzionati e quindi contaminati.
- Contenitori gas a pressione.
- Aghi, lame, siringhe e tutti i taglienti e a rischio infettivo.
In particolare la gestione di questi rifiuti richiede il conferimento a soggetti autorizzati e la compilazione del FIR – Formulario di Identificazione Rifiuti. Il settore benessere (ATECO 96.02.01 servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere, 96.02.02 servizi degli istituti di bellezza, 96.02.03 servizi di manicure e pedicure e 96.09.02 attività di tatuaggio e piercing) è invece esonerato dalla compilazione del Registro di Carico e Scarico e dal MUD, e tali obblighi si ritengono assolti con la conservazione per 3 anni dei FIR.
Cosa cambierà quindi, per il settore del benessere, con l’entrata in vigore del RENTRI?
Innanzitutto, rimangono valide le precedenti semplificazioni, ovvero esclusione da Registri C/S e MUD anche in caso di rifiuti pericolosi, ma obbligo di conservazione per 3 anni del FIR.
Per le imprese del benessere l’obbligo di iscrizione al RENTRI sarà valido nel solo caso di rifiuti pericolosi, con tempistiche distinte in base al numero dei dipendenti, ovvero:
- dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025 per imprese con più di 50 dipendenti;
- dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025 per imprese con più di 10 dipendenti;
- dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026 per tutti gli altri produttori iniziali di rifiuti includendo anche i soggetti non organizzati in imprese.
Inoltre, a partire dal 13 febbraio per tutti, e quindi anche per il settore benessere, entrerà in vigore il nuovo modello di FIR, che andrà scaricato e vidimato digitalmente attraverso il RENTRI; finché non si è obbligati all’iscrizione, tale operazione può essere effettuata con una semplice registrazione al RENTRI.
Fino a febbraio 2026 il FIR, prodotto con le suddette modalità, rimarrà cartaceo. Successivamente si avrà una digitalizzazione di questo adempimento, con l’obbligo di trasmissione dei dati al RENTRI.
Su richiesta dell’impresa, il formulario potrà essere emesso dal trasportatore: rimangono però le responsabilità dell’impresa che produce i rifiuti per le informazioni di sua competenza.
Rivolgendosi alle CNA territoriali, è possibile delegare l’iscrizione al RENTRI, il pagamento dei diritti di segreteria e dei contributi annuali, l’apertura (non compilazione) dei registri di carico e scarico e la trasmissione periodica dei dati al RENTRI.
Il sistema RENTRI si inserisce in un quadro di politiche più ampio, che mira a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere la sostenibilità. La conformità a questo strumento è dunque un passo importante verso una gestione più responsabile dei rifiuti da parte delle piccole e medie imprese, come saloni di acconciatura, centri estetici e studi di tatuaggio e piercing, che possono anche trarne vantaggio.