Quarant’anni di storie e di immagini per una mostra che raccoglie l’esperienza di una vita. L’esposizione dedicata a Giovanni Gastel al Palazzo della Ragione di Milano ci racconta la creatività di un grande fotografo attraverso centinaia di bellissimi scatti che testimoniano un percorso iniziato con i primi lavori negli anni ’70 e che prosegue fino alle ultime campagne dei giorni nostri. Un percorso che ha spaziato dalla moda, al design, al lifestyle e che per quanto sempre sperimentale, ha portato a risultati espressivi e formali di grande eleganza. È infatti senza dubbio l’eleganza la cifra distintiva di Giovanni Gastel, fotografo e gentiluomo, non solo per nascita – la madre Ida era una Visconti di Modrone, lo zio il famoso regista Luchino – ma per modi, stile e sensibilità. Gastel è stato ed è un fotografo molto fertile, spinto da una necessità quasi vitale alla creatività (“Fotografo, altrimenti sto male”, si è quasi giustificato durante la conferenza stampa di presentazione della mostra) che lo ha portato a una produzione straordinaria.
Gastel è tra i maestri riconosciuti della fotografia, i suoi lavori sono apprezzati in tutto il mondo e gli hanno avvalso, nel 2002, nell’ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, l’Oscar per la fotografia.
Nella sua carriera ha collaborato con oltre 50 testate italiane e internazionali, pubblicato più di 130 copertine, realizzato oltre 500 tra campagne e cataloghi per le numerose committenze nei settori della moda, del design, dell’arte, del costume e oltre 300 ritratti in bianco e nero e colore.
Il curatore Germano Celant ha voluto dare spazio nella mostra anche al contesto privato nel quale si è sviluppata l’esperienza di Gastel, delineando un perimetro esterno dove sono mostrati ricordi, cimeli, filmati di famiglia con le macchine fotografiche degli esordi e un percorso interno, libero e labirintico dove si articola il racconto per immagini.
Nel progetto espositivo, allestito dall’architetto Piero Lissoni, gli scatti sono spessi raggruppati e inquadrati per serie, documentando un metodo operativo che preserva l’integrità del lavoro e del suo processo creativo anche dopo le selezioni operate dalle varie committenze.
La mostra, interessante e godibile per tutti gli appassionati di moda e di fotografia ma anche da chiunque sia affascinato dalla comunicazione per immagini, ci consegna un ritratto ben definito e documentato di Giovanni Gastel, la sua creatività di artista, la serietà e l’impegno con i quali ha affrontato la sua avventura nella fotografia, senza tralasciare una nota di inquietudine e di malinconia che rendono questo autobiografia per immagini particolarmente sincera. Paola Baronio