“Quella della Ryder Cup 2023 è, per il nostro territorio, un’occasione imperdibile”. Ad affermarlo Stefano Di Niola, segretario della CNA di Roma. “Innanzitutto – spiega – perché il turismo legato al golf, notoriamente diretto verso GB o USA, muove un flusso di viaggiatori ‘alto-spendenti’. In secondo luogo, l’iniziativa può essere l’occasione per creare, nell’area di Guidonia, una destinazione turistica legata al golf che, successivamente all’evento, attiri giocatori e viaggiatori desiderosi di provare i campi dove hanno giocato i grandi campioni e, quindi, anche di visitare il territorio circostante. In questo senso – conclude Di Niola – è fondamentale mettere in atto strategie opportune per lo sviluppo economico che possano avere ricadute straordinarie anche occupazionali”.
L’edizione del 2023 della Ryder Cup si svolgerà a Roma dal 29 settembre al 1° ottobre 2023. Si tratta della 44° edizione dei Ryder Cup Matches che si terranno al Marco Simone Golf and Country Club di Guidonia Montecelio. L’evento biennale era originariamente previsto dal 30 settembre al 2 ottobre 2022, prima che fosse rinviato al 2023 a causa della pandemia di covid-19.
Per presentare l’iniziativa e le opportunità di sviluppo per imprese e territorio, la CNA di Roma, in collaborazione con DMO Tivoli e Valle dell’Aniene, ha organizzato ieri una presentazione alla quale hanno partecipato l’assessore al turismo della regione Lazio, Valentina Corrado, il direttore generale del progetto Ryder Cup 2023, Gian Paolo Montali, il responsabile event operations Ryder Cup 2023, Alessandro Mancini, Marco Misischia, presidente CNA Turismo e Commercio. Ha moderato l’evento Livio Terilli, presidente CNA Roma Area Est, presidente DMO Tivoli e la valle dell’Aniene.
“Già prima della pandemia si era iniziato a parlare dell’opportunità della Ryder Cup, soprattutto in termini di formazione e sensibilizzazione degli operatori. Al di là di alcuni comparti specifici legati al golf, scarsa è infatti ancora la consapevolezza dell’opportunità di sviluppo che tale iniziativa può portare al territorio, ma questo rischio va scongiurato in ogni modo, attivando delle sinergie significative con le amministrazioni locali e gli operatori della filiera lunga del turismo”, ha sottolineato Misischia.