CNA si riconosce nelle priorità per far ripartire l’Italia indicate dal presidente del Consiglio, professor Mario Draghi, parlando davanti al Senato. Un discorso concreto nel quale spicca la centralità delle imprese e l’attenzione verso i lavoratori autonomi, penalizzati dal sistema di protezione sociale ma fondamentali insieme a giovani e donne per la rinascita dell’Italia.
La prima necessità che si pone davanti al governo è il varo di un potente piano di vaccinazione, che noi auspichiamo sia in grado di immunizzare perlomeno 30 milioni di cittadini più a rischio entro giugno.
L’innovazione e la transizione green sono riferimenti costanti nel discorso di Draghi e dovranno essere sostenuti da una combinazione di politiche strutturali e finanziarie per agevolare gli investimenti. Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza Draghi ha annunciato il potenziamento del programma in termini di obiettivi strategici e riforme ed ha già definito il sistema di governance. Inoltre ha prospettato la possibilità di rimodulare e riaccorpare le missioni ed ha evidenziato il ruolo ed il contributo dei privati attraverso meccanismi di finanziamento a leva.
Altra priorità è la scuola che deve recuperare le ore di didattica perdute ma sulla quale è necessario investire per adeguare l’offerta educativa alla domanda delle nuove generazioni e del mondo del lavoro.
CNA apprezza in particolare il riferimento del presidente del Consiglio alla grande attenzione che va riservata agli Istituti tecnici, guardando all’esempio di Francia e Germania dove rappresentano un pilastro importante del sistema formativo.
Sul tema delle riforme la Confederazione condivide l’orientamento espresso da Draghi sul fisco con riferimento al metodo, coinvolgendo esperti e forze sociali, e all’obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale. Anche CNA sottolinea come l’altra riforma urgente sia quella della pubblica amministrazione con investimenti in connettività e migliorando costantemente la formazione dei dipendenti pubblici, nel quadro di un processo di profonda e radicale semplificazione per mandare in archivio l’attuale mala-burocrazia.
Ora CNA si attende che il confronto tra governo e parti sociali, già avviato proficuamente, possa proseguire sempre più intenso permettendo una collaborazione fattiva tra l’esecutivo e le forze vive e rappresentative del nostro Paese rinnovando quello spirito di ricostruzione di cui l’Italia ha già beneficiato in passato.
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