Nei giorni scorsi CNA Federmoda, in collaborazione con il Banco S. Geminiano e S. Prospero, ha organizzato a Carpi un affollato incontro con le imprese finalizzato ad approfondire la conoscenza del mercato russo per illustrane le opportunità, ma anche la normativa che regola le transazioni commerciali con un paese che, seppur in un innegabile contesto congiunturale di difficoltà, offra ancora molte opportunità alle nostre imprese. Infatti, anche in Russia il Made in Italy, con la sua qualità e il suo design inimitabile ha ancora una grande presa sugli operatori locali.
“Primo elemento per avere le maggiori possibilità di successo – ha rivelato Maurizio Zucchetti, Responsabile del Gruppo Banco Popolare per la Russia – è una presenza continuativa, anche fisica, in Russia, con il duplice obiettivo di monitorare direttamente il mercato, sia per mantenere le relazioni con il distributore piuttosto che con il cliente”.
E’ poi emersa l’importanza delle fiere, punto di contatto indispensabile con gli operatori. In questo senso è stata sottolineata l’opportunità di non limitare l’attività promozionale alle iniziative organizzate a Mosca o San Pietroburgo, ma di allargare il proprio raggio d’azione anche in altri importanti centri. E’ il caso di Kazan, capitale del Tatarstan, e Ufa, capitale della Baschiria, regioni dove il reddito procapite è abbastanza alto e dove l’offerta di prodotti italiani è più bassa rispetto all’offerta che si registra altrove, dove ormai il mercato è saturo.
Altra modalità commerciale importante, in un Paese geograficamente vasto come la Russia, è l’e-commerce, che sta crescendo con percentuali a doppia cifra.
“Ma, soprattutto, è importante un approccio sempre più globale e condiviso: se le aziende italiane si unissero maggiormente, si potrebbe innanzitutto ampliare la gamma dei prodotti e rendere più gestibili i costi di investimento”, ha commentato Stefano Colletta, responsabile del Servizio Internazionalizzazione di CNA Modena.
“Non si può negare – ha aggiunto Alberto Pirovine, Direttore di Area del Banco Popolare, il fatto che la vicenda delle sanzioni abbia ripercussioni sui rapporti con l’Italia, ma anche in questo caso pensare a collaborazioni con produttori locali potrebbe essere la strategia giusta per aggirare questi ostacoli”.
Insomma, versatilità e disponibilità alla collaborazione sembrano essere due fattori fondamentali per guardare al mercato russo come a un’opportunità commerciale importante e alla portata anche delle Pmi del nostro territorio.