Si è chiusa da pochi giorni una edizione di argillà che ha saputo creare una atmosfera accogliente e piacevole per i tanti visitatori richiamati a Faenza da una grande manifestazione economica e culturale dedicata alla ceramica e di cui la nostra città si è confermata capitale riconosciuta.
“Vogliamo esprimere apprezzamento per la qualità della organizzazione, per la prima volta affidata alla Fondazione MIC scelta che avevamo condiviso, la ricchezza degli eventi che sono stati organizzati segnano un punto di svolta positivo muovendosi nel solco delle precedenti edizioni – sottolineano i dirigenti della CNA e Confartigianato faentine -. Attorno alla ceramica abbiamo respirato un clima di festa e di attenzione più che mai meritata, con una città pronta e accogliente che forse ha compreso il peso della ceramica per la sua realtà economica”.
“La ceramica è l’elemento distintivo della città di Faenza, di un settore attorno al quale è cresciuta una cultura imprenditoriale con una forte propensione al design, alla ricerca oltre che alla valorizzazione di una tradizione ceramica che ha saputo coinvolgersi nella modernità degli artisti contemporanei, aspetti distintivi – ribadiscono i dirigenti di CNA e Confartigianato – che sono apparsi in piena evidenza durante la settimana di argillà che ha ottenuto un successo meritato e apprezzato da visitatori ed espositori”.
“Faenza è apparsa coinvolta da un evento dedicato alla ceramica e ha saputo essere all’altezza della sua storia e della sua identità, guadagnandosi sul campo il merito di proseguire anche per le prossime edizioni ad essere organizzatrice di questa manifestazione che in pochi anni ha saputo crescere, fino a diventare punto di riferimento per l’intero mondo ceramico. Esprimiamo quindi apprezzamento per la quinta edizione di argillà, che, ci piace ricordarlo, nacque sulla spinta di un progetto sostenuto in sede nazionale da CNA e Confartigianato e che nel tempo ha saputo sviluppare nuove opportunità e consolidare collegamenti internazionali”.
“Anche nell’edizione di quest’anno, a fianco dei ceramisti provenienti dalle città italiane di antica tradizione ceramica, vi è stata una attiva partecipazione delle botteghe ceramiche faentine per favorire la quale ci siamo impegnati per sostenere la partecipazione delle imprese associate, mettendo a disposizione un finanziamento, sostenuto anche da un contributo della CCIAA di Ravenna, che ha consentito ai ceramisti faentini di disporre degli stand attrezzati”.
“I positivi risultati in termini di partecipazione appagano di uno sforzo organizzativo, ma non risolvono i tanti problemi che caratterizzano il comparto della ceramica dell’artigianato artistico, la difficoltà delle botteghe nella prosecuzione di un saper fare, della forte incidenza del carico fiscale su attività di imprese che continuano e rinnovano il valore di Faenza nella ceramica contemporanea e tradizionale”.
“La crisi ha segnato fortissimi contraccolpi nella tradizione ceramica del nostro Paese e la ripresa tanto invocata passa inevitabilmente dalla capacità di dare slancio al saper fare dell’artigianato e delle piccole imprese, elementi che distinguono l’economia e la tradizione del nostro Paese”.
“Come nell’occasione di argillà dovremo sapere fare sistema attorno a un progetto che sappia rilanciare il valore della formazione – sottolineano ancora i dirigenti della CNA e Confartigianato – per proseguire un saper fare rappresentato dalle botteghe ceramiche che ancora proseguono una tradizione, come fatto economico, prima ancora che come evento culturale e che non possiamo e non dobbiamo disperdere e senza le quali non esiste argillà”.
“In attesa della prossima edizione della manifestazione, il nuovo appuntamento di Buongiorno Ceramica del prossimo giugno dovrà trovare una città pronta ad accogliere visitatori, mettendo al centro ancora una volta la attività e il saper fare delle botteghe ceramiche”.