“Le piccole e medie imprese hanno bisogno di politiche economiche chiare, coerenti e non ideologiche, fatte di scelte chiare e durature. Le piccole imprese sono diverse dalle grandi imprese e sono strutturalmente legate al territorio in cui operano: per questo alla politica, locale e nazionale, chiedono certezze e non continui cambi di passo”. Così il nostro segretario generale, Otello Gregorini, intervenendo all’assemblea annuale della CNA territoriale di Ferrara. “Se decidiamo che le priorità sono l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità – ha rilevato – benissimo: le nostre imprese sono in grado di accogliere queste priorità e renderle operative. Le difficoltà nascono se, cammin facendo, si cambia continuamente direzione”. È un appello all’attuale governo che, come ha sottolineato Gregorini, “ha i numeri per durare e per fare scelte chiare e coerenti”.
I provvedimenti di politica economica, tuttavia, “devono essere pensati per le piccole imprese e solo dopo tarati sulle imprese di grandi dimensioni. Il contrario di quanto accade oggi. La politica fa ancora fatica a prendere atto che il 99% del tessuto imprenditoriale in Italia è fatto di piccole imprese. La politica economica va tarata sulla realtà”
L’intervento del segretario generale CNA ha concluso i lavori di “(RI)Generazioni”, l’assemblea della CNA di Ferrara che ha aperto un focus su due temi centrali per il mondo imprenditoriale: la difficoltà di trovare personale qualificato da inserire in azienda e i problemi legati al ricambio generazionale.
“Dobbiamo creare le condizioni perché i giovani che escono dalle Università o dagli Istituti Superiori siano attratti dal mondo della piccola impresa – ha concluso Gregorini – Devono sapere che nella piccola impresa si trovano prospettive di carriera, modernità, innovazione, opportunità. È un lavoro lungo e complesso, che va portato avanti a cominciare dalla scuola”.