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Gregorini a Ragusa e Siracusa: “Valorizzare il ruolo della piccola impresa”

Gregorini a Ragusa e Siracusa: “Valorizzare il ruolo della piccola impresa”

Gregorini a Ragusa e Siracusa: “Valorizzare il ruolo della piccola impresa”

“Ci deve essere un’attenzione particolare su come è fatto il nostro Paese, perché teniamo ai nostri territori locali. Deve essere un’attenzione che ci consenta di agire di conseguenza. Attraverso le nostre rappresentanze, pensiamo di conoscere bene il nostro Paese e quando diciamo che occorre valorizzare il ruolo della piccola e media impresa e dell’imprenditoria diffusa lo diciamo con questo spirito, quello di un coinvolgimento pieno dei livelli amministrativi affinché si formi un tutt’uno che ci consenta di interagire con la politica e con la classe dirigente”. E’ una delle riflessioni più forti formulate dal Segretario generale CNA, Otello Gregorini, che, sabato mattina, ha partecipato, a Vittoria, nella suggestiva location di Villa Maggio, ai lavori dell’assemblea annuale di CNA Ragusa sul tema “Insieme per le competenze e la rappresentanza. Un impegno condiviso per valorizzare i mestieri e il loro futuro”.

Gregorini ha insistito molto sul tema come si possa aiutare la piccola e media impresa. “Vedete – ha spiegato ai presenti – tutti i provvedimenti della politica, della classe dirigente e del sistema bancario dovrebbero essere orientati a fare crescere chi al territorio ci tiene e si adopera affinché possa andare avanti. La grande impresa questo ragionamento non lo può fare perché, per dimensioni e caratteristiche, cerca la migliore opportunità che può stare anche fuori dal nostro Paese. E’ fondamentale, dunque, quel legame tra il mondo che noi rappresentiamo e che opera con i livelli amministrativi. Da qui l’invito rivolto ai sindaci, e non solo, di insistere, assieme a noi, nella definizione delle strade migliori per aiutare il mondo che rappresentiamo”.

Ai lavori hanno partecipato il vicepresidente nazionale CNA, Giuseppe Cascone, assieme al presidente regionale CNA Sicilia, Nello Battiato e al segretario regionale CNA Sicilia, Piero Giglione, che ha posto l’accento sui provvedimenti che la Regione sta attuando per supportare il sistema delle Pmi, precisando, però, che “ancora non basta perché numerosi altri passi avanti potrebbero essere compiuti”. Erano presenti, e sono intervenuti per i saluti istituzionali, i sindaci di Vittoria, Francesco Aiello; Comiso, Maria Rita Schembari; Acate, Gianfranco Fidone; Santa Croce, Giuseppe Dimartino; e Chiaramonte, Mario Cutello. Dopo l’approvazione del bilancio consolidato il segretario territoriale CNA Ragusa, Carmelo Caccamo, ha messo in evidenza i numeri della realtà iblea. “Per fornire una dimensione di ciò che siamo – ha detto – basta ricordare che su 35.457 imprese iscritte alla Camera di Commercio al 30 novembre 2024, gli iscritti all’albo delle imprese artigiane sono 6.250 e 8.485 sono invece le imprese del settore Commercio”.

Il presidente territoriale CNA Ragusa, Giuseppe Santocono, ha chiarito, invece, che “l’era dell’incertezza richiede l’adozione di strategie specifiche sia a livello individuale che collettivo. Le sfide poste dalla complessità del mondo attuale – ha aggiunto – impongono una maggiore apertura al cambiamento, alla sperimentazione, alla riflessione critica sulle nostre conoscenze e decisioni. La capacità di adattarsi e innovare sarà fondamentale per prosperare in un futuro sempre più incerto”.

L’importanza della piccola impresa e del suo radicamento nei territori è stato il filo conduttore dell’intervento di Gregorini all’assemblea di CNA Siracusa che è stata ospitata all’interno del nuovo capannone della Ditan Color Srl frutto di uno dei primi investimenti ZES in Sicilia. Oltre 300 i partecipanti per testimoniare il valore delle Pmi. Ad aprire l’assemblea il presidente di CNA Sicilia Sebastiano Battiato. A seguire la relazione della presidente territoriale Rosanna Magnano che ha sottolineato la necessità di azioni forti per le Pmi del mezzogiorno, dalla decontribuzione sud al credito d’imposta per il Mezzogiorno fino all’utilizzo dei fondi comunitari.

 

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