“La nostra missione è quella di valorizzare gli artigiani, le micro e le piccole imprese. Rappresentano il 99 per cento del tessuto produttivo, ma quando si scrivono le norme e si definiscono strumenti e misure per le imprese il riferimento è all’altro uno per cento. Non è così che si difende l’interesse nazionale. Dobbiamo far sì che le nostre imprese, tutte, diventino più competitive e performanti, ma per riuscirci la politica e l’amministrazione pubblica devono esaltare le specificità delle imprese, non mortificarle”. Così il nostro segretario generale, Otello Gregorini, intervenendo all’assemblea dei delegati di CNA Campania Nord che ha eletto nuovo presidente Vincenzo Santo.
Gregorini ha spiegato come le imprese artigiane, che pure godono di rilievo costituzionale assieme alla cooperazione, uniche ad avere questo onore tra le attività economiche, siano da quindici anni in calo a causa di una normativa che risale al 1985 e mostra tutti i suoi anni. C’è bisogno di una revisione della disciplina che renda nuovamente conveniente l’impresa artigiana. Una convenienza che travalica il dato economico.
“Essere artigiano vuol dire fare impresa, ma non solo – ha sottolineato il nostro segretario generale – essere artigiano significa anche essere parte integrante della comunità, del territorio, del tessuto sociale, rappresentandolo, custodendolo, esaltandolo”.
Infine, Gregorini ha lanciato un appello alla platea: “Per vincere queste e le altre battaglie condotte dalla nostra Confederazione dobbiamo rimboccarci le maniche. E condurre CNA davanti a tutti, che non è uno slogan, ma un obiettivo. Se davvero la CNA si tiene nel cuore come noi la teniamo”.