Un fronte unito e compatto di categoria contro la spada di Damocle che assilla il futuro delle 30 mila imprese balneari italiane dato dalla Direttiva Bolkestein e dalla scadenza delle concessioni balneari, questa è la linea della CNA Balneatori, illustrata dal Presidente Cristiano Tomei questa mattina a Marinellla ai Bagni Zena Mare, in un incontro con i gestori del litorale dei comuni di Sarzana e Ameglia.

“La nostra linea è chiara e decisa – esordisce Tomei -. Sia per parte istituzionale sia per rapporti intersindacali. Stiamo cercando di lavorare creando sinergie con le Regioni, la Regione Liguria è capofila nel sostenere la nostra posizione”. 

“Chiediamo una presa di posizione dal punto di vista politico che apra a nuove trattative, diverse per impostazione. Ciò che è mancato è stata la volontà del Governo e di quelli che si sono succeduti di porre la questione dal punto di vista politico. Altri paesi Europei sono invece stati tutelati da norme statali come la Spagna e il Portogallo.”

All’incontro hanno partecipato anche il Presidente provinciale CNA Balneatori Roberto Zolesi, il Presidente Regionale CNA Balneatori Alessandro Riccomini, il Presidente Regionale Balneatori Toscana Lorenzo Marchetti e il referente per il comparto della CNA La Spezia Davide Colombo.

“La nostra richiesta è di una proroga di 30 anni per le attuali concessioni demaniali marittime e un no alle aste. Parlare di indennizzi non ha senso, perché nel caso la Corte di Giustizia Europea si dichiari contraria all’attuale proroga sino al 2020, il valore delle nostre aziende sarebbe legato anche a questo termine e pertanto svantaggioso per aziende che sono spesso storiche e famigliari – conclude Tomei -. Bisogna avere la consapevolezza dell’indotto economico di queste imprese, del valore in termini occupazionali e sociali. Abbiamo 8mila Km di costa e un’industria turistica balneare fatta di piccole imprese che è un esempio virtuoso per competenza ed esperienza per altri paesi.”

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