Giovani che cercano un’occupazione e decidono di crearsela da soli, aprendo un’impresa. E’ questa la fotografia del sistema produttivo marchigiano nel primo semestre 2015, fatta dai Centri Studi di CNA e Confartigianato Marche. Tra gennaio e giugno sono nate 1.731 imprese guidate da giovani sotto i 35 anni contro 1.099 cessazioni di attività, con un saldo positivo di 632 imprese e la creazione di oltre 1.800 posti di lavoro. Tra i titolari d’azienda con più di 35 anni si è invece registrata una vera e propria fuga dall’impresa: in sei mesi ne sono state aperte 3.762 ma quelle che hanno chiuso i battenti sono state 4.943. All’appello finale mancano 1.181 aziende guidate da over 35. Complessivamente nelle Marche le imprese scendono da 174.121 a 173.572, con un saldo negativo di 549 aziende.
“Tra le imprese nate nei primi sei mesi del 2015” commentano i presidenti di CNA Marche Gino Sabatini e di Confartigianato Marche Salvatore Fortuna “quasi un terzo è guidato da titolari con meno di trentacinque anni. Si tratta di giovani imprenditori che privilegiano le società di capitale anche se la forma giuridica più diffusa tra le neo imprese resta l’impresa individuale. Tra le principali motivazioni di questa crescita delle imprese giovanili, prevale la ricerca di un reddito seguita dall’aspirazione a realizzare le proprie ambizioni ed dal desiderio di avere un lavoro indipendente”.
Purtroppo, secondo CNA Marche e Confartigianato , circa la metà di queste imprese non supera i tre anni di vita ma quelle che resistono si dimostrano competitive e col passare del tempo consolidano la loro presenza sui mercati, sostituendosi alle aziende guidate da titolari più anziani.
“Aumentare il tasso di sopravvivenza delle giovani imprese” precisano Fortuna e Sabatini “deve essere l’obiettivo principale di uno sforzo congiunto di istituzioni ed associazioni di categoria, favorendone l’accesso al credito, l’internazionalizzazione, l’innovazione e la commercializzazione dei prodotti sui mercati”.
Guardando ai diversi territori regionali, si vede come tra gennaio e giugno la crescita maggiore di imprese giovanili c’è stata nella provincia di Ancona (+209) e in quella di Macerata (+156). Seguono Pesaro Urbino (+119), Ascoli Piceno (+92) e Fermo (+56).
Analizzando i settori del sistema produttivo marchigiano si vede come le nuove imprese giovani iscritte nel primo semestre sono particolarmente numerose nel commercio (344) e nelle costruzioni (221) oltre che nelle manifatture (121). Ma nelle costruzioni sono comunque risultate inferiori alle cessazioni (230) mentre per commercio e manifatture il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è stato positivo. Oltre che nelle costruzioni, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese giovani è risultato negativo anche per i servizi di alloggio e ristorazione (101 ingressi contro 125 uscite).
Complessivamente nelle Marche le imprese guidate da under 35 sono 14.689 su un totale di 173.572 aziende, pari all’8,5 per cento. Le imprese giovanili più numerose sono nei settori del commercio (3.801) e delle costruzioni (2.423), Nei comparti manifatturieri operano 1.524 imprese under 35 e nei servizi di alloggio e ristorazione 1.448.