C’era un volta e c’è ancora oggi. Il fascino di Pinocchio non ha tempo e nemmeno confini. Dalla Valle Strona, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, centinaia e centinaia di burattini di legno viaggiano ancora su e giù per tutta Italia, e arrivano fino in America, Australia, Nuova Zelanda e persino in Giappone. Sono i Pinocchi che dal 1996 nascono alla ‘Mastro Geppetto’, ditta che ha le sue radici nel laboratorio di giocattoli in legno fondato molti anni prima e da generazioni di artigiani tornitori.
Giuseppe Piana, il ‘capostipite’ ha cominciato lavorando con suo padre come tornitore, poi nella metà degli anni ‘60 ha aperto la propria attività: realizzava giocattoli il legno, scacchi, i segnali del Monopoli e parti di Pinocchi che venivano completati da altre aziende di Milano. Il tempo passa, la famiglia cresce, i Pinocchi diventano una passione di tutti. E così esattamente 20 anni fa viene fondata la Mastro Geppetto, che vede in società con Giuseppe Piana, i figli Valentino, Angelina, Cinzia e Simona, il marito di Angelina, Valentino Alessi e la nipote Eleonora. Si occupano di tutto loro, dalla tornitura, all’assemblaggio, dalla verniciatura alla pittura, alla gestione e amministrazione dell’azienda.
“Attualmente – racconta Valentino Alessi – realizziamo più di 100 articoli diversi a tema. Non nascondo che i primi anni sono stati duri, soprattutto dovuti agli alti costi di gestione, ai materiali, ai test di conformità. Ma non ci siamo mai fermati: la richiesta c’era e continua ad esserci. Sono tanti i negozi in tutta Italia che ce li richiedono, oltre che all’estero”.
Sono poche le aziende che li realizzano così ‘a regola d’arte’. Tanti, invece, i tentativi di imitazione e contraffazione. “Sono soprattutto fatti in Cina – spiega Alessi -. I nostri sono originali e certificati. In collaborazione con la Fondazione nazionale Carlo Collodi applichiamo un ologramma con dei numeri su ogni prodotto: se si inserisce quel codice in uno spazio apposito sul sito www.pinocchio.it si risale a chi l’ha realizzato. E’ un ulteriore certificato di garanzia di originalità, che garantisce la tracciabilità”, come avviene per gli alimenti.
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