Il 3 marzo al Villaggio Azzurro Novarello (Novara) si è tenuta la seconda edizione della “Giornata dell’autotrasporto” organizzata da CNA Fita Piemonte Nord in collaborazione con Borgo Agnello spa.

I lavori sono stati aperti da Marco Pasquino, responsabile CNA Fita Piemonte Nord e da Massimo Pasteris vice presidente CNA Piemonte Nord.

A seguire gli interventi di Mauro Concezzi, responsabile nazionale CNA Fita, che ha introdotto le novità contenute nella legge di bilancio 2019 e le misure di sostegno alla categoria;Roberto Savoini, amministratore delegato di Borgo Agnello spa, che ha relazionato sulle novità tecnologiche introdotte sui mezzi per renderli più sicuri e meno inquinanti. È poi intervenuto Gino Consolanti, di Ecipa Lombardia, che ha illustrato le opportunità date dai fondi per il finanziamento della formazione professionale. Ha chiuso i lavori Patrizio Ricci, presidente nazionale CNA Fita.

In particolare, i rappresentanti nazionali della CNA Fita si sono soffermati su diversi temi. Primo tra tutti, quello della concorrenza sleale che origina anche da imprese che non sono in regola con i requisiti obbligatori per l’esercizio della professione. Ricci e Concezzi, inoltre, hanno richiamato le due ulteriori importanti funzioni assegnate all’Albo degli autotrasportatori dalle leggi di stabilità del 2014 e 2015:

  1. Verificare l’adeguatezza e la regolarità delle imprese iscritte (L.147/2013, comma 92): concreto svolgimento dell’attività economica, congruità tra parco veicolare e numero di dipendenti autisti, regolarità della copertura assicurativa, ecc. 
  2. Gestione del portale internet tramite il quale il committente può verificare la regolarità del vettore (L.190/2014, comma 248). In termini di : obblighi retributivi, previdenziali ed assicurativi.

In base alla prima delle due funzioni richiamate, il 20 febbraio 2019, il Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori ha provveduto ad avviare il procedimento di cancellazione dall’albo in parola di 22.574 imprese che, nonostante la diffida ricevuta, si trovano nella seguente situazione:

  • Imprese che non pagano la quota Albo da 7 anni                = n.    2.792
  • Imprese che non hanno disponibilità di veicoli                     = n.  12.130
  • Imprese sospese dall’Albo da più di due anni                      = n.    1.309
  • Imprese iscritte in via provvisoria da più di due anni           = n.     6.343

Il presidente ed il responsabile nazionale CNA Fita hanno sottolineato l’opportunità di richiamare e diffondere tra la committenza le conseguenze a cui va incontro (la committenza) se affida il servizio di trasporto a imprese non in regola (da verificare tramite il portale internet dell’Albo degli autotrasportatori):

– Dal 1° gennaio 2015, il Committente che non verifica preliminarmente alla conclusione del contratto di trasporto la regolarità retributiva, contributiva e assicurativa del vettore, risponde personalmente dei suoi eventiali insoluti.

– In caso di contratto non scritto, si assume anche gli oneri relativi all’inadempimento degli obblighi fiscali e alle infrazioni al codice della strada commesse nell’espletamento del servizio di trasporto eseguito per conto del committente (D.L. 112/2008, art.83Bis, commi 4 bis, 4 ter e 4 quinquies).

L’obiettivo che il legislatore ha inteso perseguire con la modifica dell’art. 83 Bis introdotta dal comma 248 della L.190/2014 è quello di cercare di garantire l’affidamento del servizio di trasporto a vettori in regola (e conseguentemente ad un equo prezzo di mercato).

 “Condizioni di irregolarità che determinano differenti ed anomale basi di partenza, contribuiscono a portare sempre più in basso il prezzo del servizio di trasporto “, hanno dichiarato i rappresentanti nazionali della CNA Fita, Concezzi e Ricci.

Rispetto alle novità introdotte dalla legge di bilancio 2019, di seguito si riporta lo schema che ne evidenzia “luci ed ombre”.

Il presidente Ricci ha concluso la giornata richiamando le principali tematiche ancora in sospeso e ribadendo l’impegno dell’associazione per rivendicarle anche in futuro:

  • Fondo specifico per la sostituzione dei veicoli
  • Ripubblicazione piena dei valori indicativi di riferimento
  • Controlli specifici per il contrasto alla concorrenza sleale
  • Certezza dei tempi di pagamento
  • Costituzione ed avvio dei lavori dei 4 tavoli tecnici per la riforma del settore: incentivi – innovazione tecnologica – normative – sociale
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