Le Olimpiadi della fotografia manterranno i principi tradizionali per l’edizione 2024.
La World Photographic Cup (WPC), lo stimato concorso fotografico internazionale che celebra l’arte della fotografia da oltre un decennio, riconosce il ruolo significativo che l’intelligenza artificiale (AI) svolge nell’industria fotografica. Pur riconoscendo il suo innegabile impatto, il WPC rimane impegnato a sostenere i suoi principi fotografici tradizionali e ha deciso di non accettare immagini generate dall’intelligenza artificiale nell’edizione 2024.
Questa al momento è la decisione del comitato organizzativo, che prende tempo per valutarne gli effetti e le modalità ancora non ben definite e prive di regole rispetto al ruolo della fotografia e del fotografo.
Argomento di grande attualità, che suscita pareri opposti sull’opportunità di produrre immagini artificiali, soprattutto quando manca una vera e propria preparazione fotografica da parte di chi le produce.
Inevitabile e prudente l’atteggiamento del settore, soprattutto quello professionale, che non vuole correre il rischio di mettere in discussione il valore e i principi fondamentali del mestiere.
IA è uno strumento che dovrebbe semplicemente supportare il lavoro del fotografo. Purtroppo la mancata trasparenza da parte delle Big Tech, sta portando sempre di più gli Stati a guardare con sospetto queste tecnologie emergenti.
La decisione del WPC, rappresentata da circa 40 paesi, è una scelta prudente in attesa di leggi internazionali che ne regolamentino l’inevitabile evoluzione.