Site icon CNA

Il BIM nel 2019 diventa obbligatorio per gli appalti oltre i 100 milioni di euro

La commissione ministeriale presieduta dal Provveditore Ing. Baratono sta prendendo le prime decisioni (chiusura dei lavori entro fine febbraio). Le scelte sono ancora provvisorie, ma emergono comunque alcuni dettagli molto interessanti per il mercato italiano.

Come è noto, l’articolo 23 – comma 13-  del Codice appalti stabilisce che un decreto del ministero delle Infrastrutture dovrà fissare «le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà del building information modeling per le amministrazioni e le imprese. …in relazione alla tipologia delle opere da affidare >>, nonché alla strategia di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche e del settore delle costruzioni.

L’impostazione della commissione, da prime indiscrezioni, punta a un percorso lento ma di crescita costante per la PA, basandosi sul presupposto che il livello di formazione delle stazioni appaltanti (ma anche di imprese e professionisti) è ancora scarso. Per questo non è pensabile una fuga in avanti con un obbligo generalizzato già nei prossimi mesi. Meglio dare tempo al settore di adeguarsi, seguendo un calendario impostato in tre momenti ben individuati.

A partire dal 2019 l’obbligo dovrebbe riguardare soltanto le grandissime opere, sopra la soglia di 100 milioni. Nel 2016 sopra questo livello ci sono stati solo 26 bandi.

La seconda fase sarà relativa al triennio 2019-2021. In questo arco di tempo gli obblighi si allargheranno anche ad altri soggetti, poco per volta. Seguendo, però,  il criterio legato alla complessità delle opere e non al loro valore: l’obbligo di usare il BIM ci sarà solo per le costruzioni strategiche, con particolari standard di sicurezza.

Emerge comunque un’altra novità importante: ci sarà sempre una categoria di edifici semplici per i quali il BIM non sarà mai obbligatorio.

Dal 2022 scatterà la terza fase, con il sistema a pieno regime. A patto che non vengano portate ulteriori correzioni al testo che la commissione sta scrivendo in questi giorni.

Exit mobile version