Le esportazioni italiane continuano a mostrare un trend di crescita moderata ma con una dinamica più regolare nei primi mesi del 2019. Ad aprile le vendite all’estero registrano una crescita dello 0,3% su base mensile mentre il tendenziale evidenzia un aumento del 5,8% grazie alla performance dell’area extra UE. Spicca la performance dell’export italiano in Svizzera che contribuisce in modo determinante ai flussi. Su base annua le vendite di prodotti in Svizzera aumentano del 24,8%, trainate dal settore della pelletteria. Sull’aumento del 5,8% su base annua dell’export globale il contributo del mercato elvetico per il Made in Italy è pari un punto percentuale.
La performance è in linea con il trend degli ultimi anni. L’Italia scala la classifica ed è diventato il terzo partner commerciale della confederazione elvetica, scalzando gli Stati Uniti e posizionandosi alle spalle della Gran Bretagna mentre al primo posto c’è la Germania. Continua a crescere anche il peso della Svizzera per l’export italiano. Il paese dei cantoni è diventato il quinto mercato di sbocco del Made in Italy, superando la Spagna. In valore il 5,4% dell’export italiano va in Svizzera rispetto al 4,5% del 2016.
Oltre alla Svizzera l’export italiano registra una buona crescita pari al 6,1% negli Stati Uniti che rappresentano il 9,6% delle vendite all’estero italiane nei primi mesi dell’anno rispetto all’8,3% del 2018. Notevole performance dell’export in Giappone che mostra un aumento del 25,6% rispetto ad aprile 2018. Si tratta del miglior risultato in termini percentuali. Di rilievo anche l’incremento del 19,3% dell’export italiano verso i paesi del Sud est Asiatico. Non decolla invece l’export verso la Cina con un aumento modesto dell’1,4%.
Nel complesso il Made in Italy registra variazioni positive in quasi tutti i principali mercati di sbocco. In flessione soltanto le vendite in Turchia (-15,5%), paesi Opec (-5,1%) e Mercosur (-2,8%).