Si muove tra gli scaffali di legno di una farmacia del ‘700, indossando guanti bianchi e maneggiando con cura piccole ampolle con alcune delle materie prime più rare al mondo. Ha imparato i segreti del mestiere sull’isola di Cipro e ha iniziato a “contar gocce” nella lavanderia di casa. Ma presto le sue creazioni sono finite tra gli scaffali di Harrods e le collezioni di grandi stilisti e oggi è lui, Sileno Cheloni, 47 anni, a fregiarsi del titolo di Maestro profumiere. “Il profumo è storicamente un modo per avvicinarsi al divino – spiega – e il naso l’unico organo deputato alla verità: ci avverte prima della bocca se qualcosa è buono o cattivo ed è lui il primo a scegliere l’amore”.
Originario di Lucca, Sileno sente fin da ragazzo la “necessità di esprimersi artisticamente” e frequenta così la scuola di design con specializzazione in fotografia, vivendo sia in Spagna che in Gran Bretagna. Tornato in Italia realizza opere pittoriche, interi dipinti di case private e installazioni, ed è lì che scatta qualcosa.
“Ho sempre avuto la passione per il profumo – racconta – e a un certo punto ho pensato di creare opere multisensoriali, accostando colori e profumi. Ho iniziato una ricerca, non esistono scuole per fare il profumiere, è un vero lavoro artigianale che qualcuno ti deve insegnare, e mi sono imbattuto così in un Maestro di Cipro, un autentico guru. Quando lo andai a trovare sull’isola fui travolto da sensazioni e odori, fu un’esperienza prima di tutto spirituale. Profumo significa ‘attraverso il fumo’ – continua Cheloni – già in epoca pre-cristiana si bruciavano legni e incensi per avvicinarsi e chiedere qualcosa a un’entità superiore. E’ il nostro modo di avvicinarci al divino e una creazione immateriale, proprio come la fotografia, la mia altra passione. Non si inventa nulla, si coglie qualcosa che esiste già”.
E’ con l’idea di “riportare in occidente questo tipo di cultura”, che Sileno crea il suo primo profumo…
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