Si è tenuta ieri sera al Ministero dello Sviluppo Economico sulla riforma del Fondo di garanzia per le PMI.
Erano presenti assieme al Ministro Carlo Calenda con il suo staff, l’ABI, Confindustria, Cassa Depositi e Prestiti e Rete Imprese Italia rappresentata dal Segretario Generale di CNA Sergio Silvestrini.
La riunione ha permesso di confermare gli obiettivi di riforma del Fondo di Garanzia, ovvero la riduzione dell’assorbimento di risorse pubbliche e una maggiore efficacia dello strumento, attraverso la focalizzazione sulle imprese più rischiose e una politica di accantonamenti commisurata al rischio.
Le linee della riforma possono essere così sintetizzate:
- revisione delle percentuali di copertura del Fondo, graduate in base alla classe di merito creditizio del beneficiario e del tipo di finanziamento;
- definizione dell’intervento in controgaranzia al 100% dell’importo garantito dal Confidi per alcune tipologie di operazioni di importo ridotto;
- introduzione del meccanismo del “rischio tripartito” tra banca, Confidi e Fondo per le operazioni fino a 120.000 euro che prescindono dalla classe di merito creditizio.
Il Ministro ha confermato l’impianto complessivo della riforma e si è impegnato a varare tempestivamente il decreto, avviando da subito il meccanismo del rischio tripartito.
Le nuove regole del Fondo rafforzano lo strumento per ridurre al sistema bancario le perdite derivanti dai rischi di insolvenza e al contempo aprono nuove prospettive al sistema dei confidi.
Ovviamente, il nuovo schema, nell’ipotesi di un incremento di utilizzo del Fondo per il 2017, comporterà la necessità di individuare nella prossima legge di bilancio nuove risorse per oltre 1 miliardo di euro.