Il Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Alberti Casellati ha ricevuto oggi il Segretario Generale della CNA Otello Gregorini sul tema delle riforme istituzionali.
Gregorini ha indicato una serie di obiettivi nell’ottica delle imprese in merito al processo di riforma: garantire la stabilità di Governo, mantenere l’equilibrio nei rapporti tra esecutivo e Parlamento, assicurare il più ampio coinvolgimento delle forze sociali. Su quest’ultimo punto, il Segretario generale della CNA ha sottolineato la necessità di misurare il peso della rappresentanza riconoscendo un ruolo qualificato ai soggetti più rappresentativi.
CNA guarda con grande interesse al dibattito sulle riforme istituzionali che si inserisce a pieno titolo nelle scelte strategiche del sistema paese. In quest’ottica il superamento del bicameralismo paritario è un passaggio necessario.
È di tutta evidenza che qualsiasi evoluzione degli assetti istituzionali deve tener conto dell’attuale esame parlamentare del disegno di legge Calderoli, in materia di autonomia differenziata. Sul punto “riteniamo che bisogna procedere con grande attenzione – ha detto Gregorini – sia in ordine all’effettiva possibilità di reperire risorse per assicurare livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale, sia per attribuire ulteriori competenze alle regioni dovendo valutare caso per caso la rispondenza tra la specificità regionale e gli obiettivi unitari del Paese”.
Da ultimo, ma non certo per importanza, CNA guarda con favore l’esercizio della delega sulla semplificazione normativa, riconosciuta al Ministro Casellati. “Riteniamo di primaria importanza intervenire attraverso un’attività di codificazione (redazione di codici, testi unici, leggi quadro, ecc.), necessaria al riordino delle materie oggi più soggette alla frammentazione regolatoria. Serve chiarezza normativa per dare certezza agli operatori, a partire dalle realtà di minori dimensioni, come le imprese artigiane. In tal senso, lo scorso mese di dicembre abbiamo preso parte al momento di consultazione, evidenziando le principali criticità per le piccole imprese: ambiente, incentivi, trasporti, sicurezza sul lavoro e altri interventi settoriali”.