Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti e l’onorevole componente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, Elisa Simoni hanno incontrato i dirigenti imprenditori di Cna Firenze per discutere sul tema “L’artigianato e la piccola e media impresa nell’economia del Paese”. Presenti all’appuntamento, oltre a tanti imprenditori, anche il presidente di Cna Firenze, Andrea Calistri e il direttore generale Cna Firenze, Franco Vichi.
“Abbiamo fatto scelte importanti che riguardano l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato, la riforma del mercato del lavoro. Abbiamo aperto temi importanti che riguardano il fisco, la base imponibile, l’Irap e molti altri. Quindi abbiamo messo in atto una serie di attività importanti – commenta il Ministro – ma è indispensabile implementarle. Oltre a tutto ciò, stiamo lavorando sul versante dell’industria 4.0 per spingere sugli investimenti e sull’innovazione, nella convinzione che questo sia lo strumento utile a tutte le imprese. Quando parliamo di digitalizzazione, non ci riferiamo infatti solo a imprese grandi e che hanno a riferimento il mercato mondiale ma parliamo anche di piccole aziende artigiane che possono rafforzarsi usando questi strumenti”.
“Molte delle questioni sulla tutela dell’artigianato, sull’alternanza scuola-lavoro e sull’innovazione tecnologica sono state poste negli anni dalla Cna e dalle imprese di Firenze, sensibili a questi temi perché sono un vero e proprio modello della piccola e media impresa italiana – dice l’onorevole Simoni -. Questo Governo guarda alla piccola e media impresa come al polmone dell’economia italiana. Ci sono provvedimenti che riguardano la fiscalità ma anche quasi 20 miliardi di investimenti in termini generali e 13 in termini di industria 4.0, che penso sia la salvezza del nostro artigianato. Grazie al Ministro è stato fatto un patto con molte imprese in Italia per mandare da loro a lavorare ragazzi tecnologizzati e far fare loro da ‘passante’ per questo tipo di competenze. È un esempio di quel rapporto tra imprese, istituzioni e lavoro che questa Regione conosce bene”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente di Cna Firenze, Andrea Calistri: “La nostra associazione è particolarmente attenta alle politiche del lavoro ed è per questo che anche nell’incontro di stasera abbiamo chiesto al mondo delle grandi riforme quella che secondo noi può essere considerata la “madre” di tutte, ossia la detassazione del lavoro e lo snellimento della burocrazia per tutte quelle attività che sono labour intensive, come l’artigianato e la piccola impresa che producono lavoro con manodopera. Crediamo che tale riforma sia necessaria per aprire alle nostre imprese la strada verso una maggiore competitività nel mondo che altrimenti tarderebbe ad arrivare, a discapito della nostra economia e di tutto il Paese. Abbiamo chiesto fiduciosi, dunque, a un governo che finalmente ha mostrato di avere il giusto passo sulle riforme l’attenzione mirata su questi aspetti del mondo del lavoro”.
“Le politiche del lavoro e del welfare del Governo Renzi presentano aspetti di sicuro interesse e anche positività per quella parte del mondo economico che rappresentiamo ma, come tutte le novità, hanno bisogno di una seria verifica sul campo, di un’analisi attenta dei loro effetti economici, aziendali e sociali – spiega il direttore generale Cna Firenze, Franco Vichi -. Occorre, con forza e urgenza, riproporre le politiche di incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato, adattare in sede legislativa e con senso di realtà provvedimenti interessanti e innovativi come il welfare aziendale, per renderli effettivamente fruibili al sistema dell’impresa minore e artigianale, rimuovere i troppi lacci burocratici e amministrativi che ostacolano la piena applicazione di provvedimenti di importanza cruciale, come l’apprendistato professionalizzante”.