Analizzare il processo di declino dell’economia di una regione, le Marche, a lungo riferimento per equilibrio tra sviluppo economico e coesione sociale, ora sospesa tra passato e futuro. Quel cosiddetto modello marchigiano ormai al tramonto diventato solo un ricordo grazie ad una crisi che ha cambiato i connotati economici di un intero territorio. Fare un’analisi su come questo declino sia nato e si sia potuto sviluppare è uno degli obiettivi del libro dal titolo Marcheconomy, Un modello che cambia forma, scritto da Gianluca Goffi che sarà presentato Mercoledì 20 gennaio, alle ore 17, nella Sala Rossa del Palazzo Comunale in piazza del Popolo.
Alla presentazione del volume, a cura della CNA di Pesaro e Urbino e dei Maestri del Lavoro, che sarà aperta dal segretario provinciale della CNA, Moreno Bordoni e dal presidente provinciale Mdl, Alfiero Tellinai, interverranno l’assessore all’industria e al commercio della Regione Marche, Manuela Bora; l’assessore alle attività economiche del Comune di Pesaro, Antonello Delle Noci. A parlare del libro ovviamente sarà lo stesso autore, ed i professori: Tonino Pencarelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università di Urbino e Marco Cucculelli, docente di Economia applicata dell’Università Politecnica delle Marche; Giovanni Dini, direttore del Centro Stdi Sistema CNA Marche. Coordina Fausto Spegni, ex direttore della Sede regionale della Rai.
I temi affrontati vanno dalla crisi del modello interpretativo coniato negli anni Ottanta, ai limiti legati alla continuità tra vecchi e nuovi assetti economico-sociali, a quelli il modello di microimpresa manifatturiera. Un analisi sui rischi della mancata evoluzione di percorsi imprenditoriali troppo legati a prerogative famigliari e di genere, all’incapacità di scrollarsi da nessi centenari per adottarne altri più avanzati, come quelli che muovono le scelte professionali di giovani e donne.
Una delle ipotesi di rilancio descritta nel libro si basa su un’estesa ricerca empirica condotta sulle piccole destinazioni turistiche italiane, con l’obiettivo di innalzare la competitività del turismo regionale e fare della sostenibilità il fattore determinante del suo successo.