Acconciatori ed estetiste rappresentano da sempre un riferimento stabile per le persone che si rivolgono a loro. In questo settore, infatti, la dimensione relazionale assume un valore importante che va oltre il semplice acquisto di un determinato servizio, trasformandosi il più delle volte in un rapporto fiduciario e confidenziale.
In un contesto in cui vi è un’attenzione crescente al benessere fisico ed emotivo della persona, assume grande importanza anche il ruolo prezioso che questi professionisti possono avere in tema di “prevenzione secondaria”, ossia nell’individuazione di sintomi e manifestazioni precoci di alcune patologie della pelle o del cuoio capelluto.
Se adeguatamente formati, acconciatori ed estetiste possono essere, infatti, i primi ad osservare cambiamenti fisici e dermatologici che in uno stadio inziale possono sfuggire all’attenzione dei clienti. Lavorando a stretto contatto con il corpo, osservando regolarmente la pelle, il cuoio capelluto, le unghie e altre parti del corpo possono infatti riconoscere segni di problemi come dermatiti, infezioni fungine e individuare anomalie cutanee sospette, consigliando il cliente sull’opportunità di un tempestivo consulto medico che in molti casi può salvare la vita.
Il tema della prevenzione secondaria e della necessità di formare e sensibilizzare acconciatori ed estetiste su questo importante aspetto della loro attività è stato affrontato con il Prof. Cavagna, ideatore del progetto Skin Guardian, durante il primo appuntamento de “I lunedì del benessere” di CNA Benessere e Sanità.
Ed “è proprio sul fronte della formazione e del trasferimento di competenze che c’è un gran lavoro da fare”, sottolinea Perlita Vallasciani, Presidente Nazionale CNA Estetiste, “e CNA vuole essere in prima linea per valorizzare appieno il potenziale degli operatori del settore nella prevenzione secondaria”.
In questo campo, afferma Vallasciani, è essenziale fornire una formazione adeguata con programmi che prevedano:
- Educazione sulle malattie della pelle in modo da poter riconoscere i segni iniziali di malattie cutanee comuni e gravi.
- Tecniche di comunicazione per sapere come affrontare i clienti quando si nota qualcosa di sospetto, evitando allarmismi ma incoraggiando una valutazione medica.
- Aggiornamenti regolari per rimanere informati sui nuovi sviluppi nel campo della salute della pelle e delle unghie.
“Una stretta collaborazione tra acconciatori, estetiste e professionisti della salute può migliorare ulteriormente l’efficacia della prevenzione secondaria” afferma Massimiliano Peri, Presidente Nazionale di CNA Benessere e Sanità. Ciò può includere la creazione di reti per stabilire contatti con dermatologi e altri specialisti per agevolare il riferimento dei clienti che presentano segni sospetti, la realizzazione di campagne di sensibilizzazione che promuovano la consapevolezza delle malattie della pelle, la collaborazione con organizzazioni sanitarie per organizzare attività di screening per la pelle gratuite presso i saloni di bellezza.
In conclusione, è evidente quanto, con una formazione adeguata e una stretta collaborazione con i professionisti della salute, acconciatori ed estetiste possano offrire un aiuto prezioso alla diagnosi precoce e alla gestione delle malattie, migliorando così la salute generale della comunità.
Riconoscere e valorizzare il loro contributo può portare a una maggiore integrazione nel sistema sanitario e a una migliore prevenzione delle malattie.