Il nostro segretario generale Otello Gregorini ha incontrato i vertici di CNA Bologna, dal presidente Antonio Gramuglia (insieme nella foto), al direttore Claudio Pazzaglia, ai componenti della presidenza e della direzione, ai funzionari dell’Associazione bolognese. Obiettivo: spiegare il piano strategico di CNA nazionale, un’occasione anche per ragionare insieme su alcune strategie di estrema attualità che CNA deve affrontare, dal Codice degli appalti (“Una nostra vittoria l’inserimento dei Consorzi artigiani”, ha spiegato Gregorini) ai crediti incagliati del Superbonus (“Ogni giorno ci dicono che stanno risolvendo la situazione, ma a noi pare che tutto sia ancora bloccato”, ha sottolineato).
Gramuglia nella sua introduzione ha spiegato come in CNA Bologna sia in atto un processo di rinnovamento e come l’Associazione sia fortemente integrata nel sistema CNA. Un tema su cui Gregorini ha insistito molto, nel presentare la “filosofia” che sta alla base del piano strategico della CNA. “La conoscenza del sistema CNA è fondamentale – ha rilevato – in CNA c’è un’ampia varietà di ruoli e di livelli, ma deve sempre essere chiara la visione complessiva del sistema, altrimenti siamo tutti più deboli. Se tutti riusciamo a fare sistema, non disperderemo energia. Occorre investire sulla formazione per dare una risposta a questa esigenza e questi investimenti ci saranno”.
Gregorini, nel sottolineare che stiamo vivendo emergenze a ripetizione (“dopo il Covid, sono arrivati nell’ordine la Guerra in Ucraina, la crisi energetica, l’aumento dell’inflazione e adesso il costo del denaro”), ha ribadito come la politica delle alleanze sia strategica per ottenere risultati nei confronti di Governo e Parlamento. “E’ stato un errore lo scioglimento di Rete Imprese Italia, una scelta non di CNA che infatti sta cercando di agire in modo unitario e questa strategia dà molto riconoscimento al nostro ruolo”.
Su che cosa occorre migliorare? “Certamente va resa più positiva la relazione tra CNA e i giovani, dobbiamo riuscire – ha spiegato – a comunicare come il nostro mondo, quello dell’artigianato e delle piccole imprese, possa essere attraente per un giovane che voglia scegliere un indirizzo scolastico, voglia lavorare in una Pmi, voglia fare lui stesso impresa”.